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La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie
La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie

Venerdi 27 Novembre 2020 ore 21:30 in live Streaming su Youtube

In questo seminario parleremo di come, a partire da primi indizi e prime discussioni che risalgono a oltre un secolo fa, dopo alcuni errori e notevoli incertezze anche da parte di grandi astronomi, finalmente negli anni ’80 siamo arrivati ad avere prova decisiva dell’esistenza di aloni di materia oscura nelle galassie.

Relatore:
Giuseppe Bertin – Università degli Studi di Milano

Moderatore:
Lorenzo Betti – Università degli studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Modalità di connessione al Live Streaming:

La conferenza si terrà in modalità live streaming sul canale Youtube dell’Osservatorio.
Queste le modalità per connettersi ed intervenire:

1. Iscriversi al canale Youtube dell’OPC:
https://www.youtube.com/channel/UCgNBv0iUeHA1WtA7KDykz8w?view_as=subscriber

2. Connettersi al link dell’evento a partire dalle 21:30 del 27 Novembre:La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie

3. Il pubblico potrà intervenire alla conferenza facendo domande al relatore nella chat al lato del video.

Descrizione completa:

Si ritiene comunemente che una gran parte della materia dell’universo sia sotto forma di materia oscura. La materia oscura in effetti pervade tutta l’astrofisica moderna, particolarmente il nostro quadro cosmologico. Purtroppo, mentre esiste convincente evidenza della sua esistenza, non abbiamo ancora identificato cosa costituisca la materia oscura, cioè non sappiamo ancora di cosa sia fatta. In questo seminario descriverò come, a partire da primi indizi e prime discussioni che risalgono a oltre un secolo fa, dopo alcuni errori e notevoli incertezze anche da parte di grandi astronomi, finalmente negli anni ’80 siamo arrivati ad avere prova decisiva dell’esistenza di aloni di materia oscura nelle galassie, nell’ambito delle leggi della gravità comunemente accettate. Fino a quando la materia oscura non sarà identificata, sarà però giustificato speculare, seguendo una strada non ortodossa, e cercare di spiegare i fenomeni osservati non chiamando in causa la materia oscura, ma modificando le leggi della gravità; alcuni tentativi non ortodossi rimangono attualmente non del tutto esclusi, pur essendo scoraggiati dai fatti e dal quadro astrofisico generale sviluppato. In ogni caso, il seminario si propone di evidenziare come gli aloni di materia oscura vadano visti non come un trionfo dell’astrofisica moderna, ma piuttosto come un interessante problema aperto.