Report Analisi Meteo – archivio 2017

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In questa pagina sono archiviati i report di Analisi Meteo realizzati nel 2017 dall’Osservatorio Meteorologico dell’ OPC.

REPORT ANNO 2017

L’anno 2017 è risultato ancora una volta un anno nel complesso molto mite. Chiude infatti con una temperatura media di +15,2, quasi un grado sopra la media climatica che si attesta per la nostra zona a circa +14,4. Ben otto i mesi che chiudono in sopra media termica. Tra questi, particolarmente caldi sono risultati i mesi di febbraio, marzo, giugno e agosto, tutti con scarti positivi di ben oltre i 2°c. rispetto alle medie di riferimento. Sotto media invece i mesi di gennaio, settembre, novembre e dicembre. In particolare gennaio, che ha chiuso con uno scarto negativo di oltre 2°c. rispetto alla media climatica, è risultato il più freddo in assoluto degli ultimi 25 anni e tra i più freddi degli ultimi 50. Il giorno più caldo dell’anno è risultato essere il 4 agosto con temperature MAX in collina intorno ai +38/+39 e MIN intorno ai +26/+27. Quelli più freddi sono stati il 6 e il 7 gennaio con MAX in collina di pochi decimi sopra lo zero e MIN intorno a -5. La temperatura massima più alta in assoluto registrata alla nostra stazione OPC è stata di +40,1°C. il 1 agosto, mentre quella più bassa è stata -5,5°C. il 7 gennaio.

Dal punto di vista delle precipitazioni l’anno chiude in discreto deficit pluviometrico, attestabile nelle nostre zone tra il 15-20%. Il totale annuo registrato alla nostra stazione OPC è di 684mm a fronte di una media climatica che pretenderebbe circa 820mm annui. Ben 8 mesi su 12 hanno chiuso con pesanti deficit: molto secchi in particolare aprile (-70%), luglio (-85%) e ottobre (-95%), che sono risultati tra i più secchi degli ultimi 30 anni. Molto piovosi invece i mesi di febbraio (+60%) e settembre (+85%). Alla nostra stazione OPC il mese in assoluto più piovoso è stato settembre con 148mm, quello più secco luglio con soli 2mm.

In totale ci sono stati 65 giorni di pioggia, a fronte degli 86 annui attesi climatologicamente, con massimo registrato in dicembre (12gg) e minimo in luglio (1gg). Il giorno più piovoso dell’anno, nella nostra zona, è stato il 7 settembre con ben 77mm registrati alla nostra stazione OPC.

Capitolo neve. Ancora un anno che passa senza registrare una nevicata con apprezzabile accumulo al suolo ad altezze comprese tra i 300-400mt slm. Alcuni effimeri episodi di neve o nevischio, con al massimo lievi tracce di accumulo al suolo, si sono registrati in gennaio, novembre e dicembre, ma in quasi la totalità dei casi però l’accumulo nevoso al suolo (comunque di pochi cm di spessore) era relegato solo oltre i 600-650mt di altezza sui Monti del Chianti. Solo nei giorni 13 e 19 gennaio e il 28 dicembre la neve ha raggiunto quote appena più basse, imbiancando di un sottile velo, anche se solo per poche ore, i tetti di Castellina in Chianti, Radda e San Donato in Poggio (quest’ultimo limitatamente all’episodio del giorno 13 gennaio). Da segnalare infine l’intensa precipitazione di graupel o neve tonda avvenuta in zona Marcialla-Tavarnelle-Sambuca il giorno 16 dicembre con accumulo di alcuni cm al suolo.

Anomalie temperature mensili anno 2017

DICEMBRE 2017

Primo mese invernale assai fresco e piovoso e caratterizzato da discreta dinamicità nelle condizioni meteo: si sono alternate fasi moderatamente fredde caratterizzate da condizioni di prevalente bel tempo e marcata inversione termica con il fondovalle (specificatamente nei primi giorni del mese e nei giorni a cavallo tra seconda e terza decade) a periodi marcatamente instabili e perturbati, nei giorni tra prima e seconda decade e fino a metà mese e successivamente negli ultimi giorni dell’anno.

Termicamente il mese nel suo complesso chiude sotto la media climatologica di quasi un grado (-0,8°C.) con simile contributo dato all’anomalia negativa sia dalle temperature MIN che dalle MAX. Le prime due decadi sono risultate le più fredde del mese, sia in termini relativi (rispetto ai valori climatologici attesi), che assoluti, in particolare la prima che ha chiuso con uno scarto negativo di ben oltre 2°C. rispetto ai valori normalmente attesi. Più mite e di un mezzo grado circa superiore alle medie di riferimento la terza decade. Da segnalare i primi valori MIN stagionali sotto lo zero per le stazioni di collina, ivi compresa la nostra stazione OPC che è andata in negativo in ben sei occasioni (giorni 3-4-10-19-20 e 21). A fondovalle invece i valori negativi si erano già ampiamente e diffusamente presentati, per inversione termica, il mese scorso. I giorni mediamente più freddi sono stati il 3 il 19 e il 20, a seconda delle zone, quello più caldo è stato l’11.

Dal punto di vista pluviometrico il mese registra circa un +20% di surplus sulla media climatologica, con un cumulato totale mensile che per la nostra stazione OPC si attesta sui 94mm, distribuiti in ben 12 giorni di pioggia (>1mm), contro i 9 normalmente attesi. Di questi ben 32mm sono stati cumulati il giorno 27, che è risultato il più piovoso del mese in tutta la nostra zona, seguito dal giorno 12. La neve ha fatto la sua comparsa oltre i 600-650mt il giorno 16 quando, al transito del fronte freddo associato alla perturbazione, si sono registrate precipitazioni localmente molto intense a carattere di graupel o neve tonda anche a quote più basse, con evidente e diffuso accumulo al suolo specie nella zona Marcialla-Tavarnelle-Sambuca e in parte anche zona di Castellina in Chianti. Lo stesso giorno, e a quote inferiori, neve vera e propria (seppur senza accumulo) era invece caduta più verso il chianti senese (fiocchi segnalati anche a Siena città) e in particolare tra senese e grossetano con accumuli al suolo anche di una certa importanza in Val d’Orcia, zona Montalcino, Montepulciano e Amiatino in genere. Spolverate di neve nella nostra zona anche nella notte tra il 27 e il 28 oltre i 550-600mt di quota con Castellina in Chianti imbiancata da un sottile velo di neve la mattina del 28. Lieve ed effimero nevischio segnalato localmente anche nei giorni 1, 10 e 29.

NOVEMBRE 2017

Novembre, ultimo mese autunnale, fa in pieno il suo “dovere” anzi di più: risulta infatti nel complesso assai freddino (-0,9°C. rispetto alla media) con alcune giornate a tutti gli effetti più invernali che autunnali e finalmente elargisce anche una buona dose di pioggia (+20% rispetto al valore normalmente atteso).

Dal punto di vista termometrico, detto che tutte e tre le decadi sono alla fine risultate sotto media, novembre ha registrato comunque due crolli termici importanti: quello intorno metà mese (giorni dal 13 al 16) e quello verso fine mese (giorni dal 26 in poi). In entrambi i casi si sono avute giornate dalle spiccate caratteristiche invernali, con temperature, sia MAX che MIN, di 4-5 gradi sotto i valori medi di riferimento. In ambedue le occasioni è comparsa pure la prima neve stagionale sui nostri colli, seppure solo oltre i 700mt, sebbene qualche fiocco e leggerissime spolverate di neve al suolo si siano viste anche più in basso, nella fattispecie nella giornata del 30 che è risultata tra le più fredde del mese insieme ai giorni 27 e 28.

Dal punto di vista pluviometrico finalmente un vero mese autunnale con 9 giorni di pioggia ed un accumulo mensile alla nostra stazione OPC di 142mm. Tutte le stazioni del Chianti sono comunque ampiamente sopra i 100mm mensili, con stavolta leggermente privilegiato negli accumuli il Chianti fiorentino, rispetto al Chianti senese. I giorni più piovosi sono stati ovunque il 5 o il 29, a seconda delle zone.

AUTUNNO 2017: OTTOBRE ASSENTE INGIUSTIFICATO!

Quello appena trascorso è stato un autunno nel complesso in linea con gli standard termometrici e pluviometrici della stagione: appena più fresco del normale e appena meno piovoso del normale.

Nel computo dei tre mesi, infatti, la temperatura media registra uno scarto negativo dalla media di riferimento stagionale di solo -0,4°c.. In realtà l’andamento della stagione, è stato assai irregolare ed il risultato finale è frutto di un settembre e di un novembre molto freschi (rispettivamente con scostamenti di -1,5°c. e di -0,9°c. rispetto ai valori normali attesi) e di un ottobre invece assai caldo (+1,1°c.). In particolare per ritrovare un settembre così fresco come quello di quest’anno (quarto posto tra i settembre più freschi degli ultimi 25 anni) bisogna andare indietro fino al 2002. Anche il mese di novembre era da qualche anno (2007) che non si presentava così freddo: la neve ha fatto più volte la sua comparsa sui nostri colli più alti, ma nel complesso i valori sono rimasti molto lontani da quelli raggiunti, ad esempio, nel freddo novembre ’98.

Dal punto di vista pluviometrico questa stagione veniva dopo una primavera ed un’estate molto secche, ed era quindi importante che la stagione piovosa per antonomasia, quella che dovrebbe servire a ricaricare falde e invasi, facesse a pieno il suo dovere. Purtroppo invece, un disastroso mese di ottobre, tra i più secchi di sempre (-95% il deficit rispetto alla pioggia attesa), ha vanificato gran parte del lavoro che erano riusciti a fare dapprima un egregio settembre, piovoso quasi il doppio del normale (+84% di surplus sulla media climatologica), e dopo un dignitoso novembre (+18%). Nel complesso il deficit pluviometrico stagionale è nell’ordine di pochi punti percentuali (-4%), ma di certo, vista la situazione pregressa, era auspicabile sperare in qualcosa di meglio. I giorni di pioggia in totale sono stati 22 (10+3+9) a fronte dei 25 di media del trimestre autunnale.

Andamento meteo climatico autunno 2017

OTTOBRE 2017

Il mese centrale della stagione autunnale, chiude, nelle nostra zona, in sopra media termica (+1,1°C.) e, purtroppo, soprattutto con un disastroso deficit pluviometrico (-95%).

Il mese è stato caratterizzato da condizioni anticicloniche praticamente permanenti: pochi ed effimeri gli impulsi perturbati e tante giornate di cielo sereno o poco nuvoloso con scarsa ventilazione. Ecco che nel complesso infatti le temperature MAX sono risultate di ben 1,5°C. superiori alla media mensile di riferimento: molto mite nelle ore diurne soprattutto la decade centrale del mese, sia in termini assoluti (la più calda del mese, con MAX oltre i +22/+23°C. e picchi oltre i +24°C. in collina sui 400mt), sia in termini relativi (scarto dalla media climatica di oltre 3°C.!). Per quanto riguarda le notti, in collina, le temperature MIN sono state in linea con le medie di riferimento sia nella prima che nella terza decade del mese, ma notevolmente sopra nella seconda, con uno scarto di oltre +2°C.: nel complesso, su scala mensile, l’anomalia positiva risulta comunque più contenuta (+0,7°C.) rispetto alle MAX, ma pur sempre positiva, cosa che invece non è avvenuta in pianura dove le MIN sono risultate quasi ovunque ben inferiori alle medie, grazie al fenomeno dell’inversione termica. Il giorno mediamente più caldo in collina è stato il 4, quello più freddo il 23.

Dal punto di vista pluviometrico, purtroppo, dobbiamo annotare l’ennesimo mese che chiude in forte deficit pluviometrico, il nono negli ultimi 11 mesi. A partire da dicembre 2016 infatti, i soli mesi che hanno registrato un surplus pluviometrico sono stati febbraio e settembre, tutti i restanti mesi hanno chiuso invece con deficit più o meno importanti, in alcuni casi disastrosi (dicembre, aprile, luglio e, appunto, ottobre). Solo tre i giorni di pioggia, a fronte dei 9 normalmente attesi, il più piovoso dei quali è stato il giorno 6. Alla nostra stazione OPC solo 5mm l’accumulo totale mensile, a testimonianza di un ottobre tra i più secchi degli ultimi 50 anni, avvenuto purtroppo in un contesto già di conclamata siccità per le nostre zone.

Andamento meteo-climatico mese di Ottobre

SETTEMBRE 2017

Settembre, primo mese autunnale, ha fatto egregiamente il suo lavoro, risultando assai fresco e piovoso, in decisa controtendenza rispetto agli ultimi mesi, e rispetto anche agli ultimi anni. Per quanto riguarda le temperature infatti questo settembre fa il paio con il solo mese di gennaio, unici finora quest’anno a chiudere sotto media termica. Da notare inoltre che per trovare un settembre più fresco di questo bisogna tornare indietro fino al 2002. Anche dal punto di vista pluviometrico settembre segna un deciso cambio di rotta, registrando finalmente un (abbondante) surplus: non accadeva, quest’anno, dal mese di febbraio. Per trovare un settembre più piovoso di questo bisogna inoltre tornare indietro fino al 1996.

Volendo quantificare le suddette anomalie termo-pluviometriche, possiamo dire in breve che questo settembre ha chiuso con una temperatura media mensile di ben 1,5°C. inferiore rispetto al valore medio di riferimento, ed ha registrato pioggia per quasi il doppio (+92%) del valore normale atteso. Nello specifico il fresco è risultato più apprezzabile nelle MAX diurne (- 2°C. rispetto alla media climatica), a fronte di MIN notturne “appena” 1°C. più fresche del normale. Particolarmente fredda è risultata la seconda decade del mese, ma tutte e tre le decadi hanno chiuso con valori inferiori alle medie di riferimento sia nelle temperature MAX che nelle MIN. Il giorno più freddo è stato il 19, quello più caldo l’1.

Per quanto riguarda la pioggia invece, questa si è concentrata soprattutto nella prima decade del mese e soprattutto nei giorni 7 e 10 che hanno visto le nostre zone interessate da diffusi episodi temporaleschi, localmente anche di forte intensità. Notevoli a questo proposito gli 87mm registrati dalla stazione di Barberino Val d’Elsa (rete cfr-SIR) e i 78mm registrati dalla nostra stazione OPC, il giorno 7, quando più colpito è risultato il Chianti fiorentino. Il giorno 10 invece (quello del disastroso nubifragio su Livorno) più colpito il Chianti senese con 59mm a Gaiole, 62mm a Radda e ben 78mm a Brolio (tutti dati dalla rete cfr-SIR). In totale, alla nostra stazione OPC si sono registrati nel mese 148mm di pioggia frutto di ben 10 giorni piovosi a fronte dei 6 normalmente attesi per settembre.

Andamento meteo-climatico mese di settembre 2017

AGOSTO 2017

Mese di agosto molto caldo: negli ultimi trent’anni il secondo più caldo dietro solo all’agosto 2003. La media mensile si attesta su valori di 3°C. superiori rispetto a quelli climaticamente attesi, sia per quanto riguarda le temperature MAX, che per le MIN. Purtroppo il mese risulta ancora assai secco (-30% il deficit pluviometrico), solo in parte e solo localmente salvato dai temporali soprattutto del giorno 10, e in parte (chianti senese soprattutto) del giorno 12. Il mese è stato caratterizzato da perduranti condizioni anticicloniche, con una prima decade termicamente devastante e assolutamente fuori controllo: frantumati tutti i precedenti record di caldo, risulta essere la decade più calda di sempre nelle nostre zone, di oltre 5°C. oltre le medie climatiche di riferimento sia per le temperature MAX diurne che per le temperature MIN notturne. Dei singoli valori da record, registrati nelle varie stazioni, abbiamo già ampiamente dato conto nello specifico report ad essi dedicato, al quale vi rimandiamo per un’analisi più approfondita. Il giorno 10 il transito sulla nostra regione di un fronte freddo, associato ad una saccatura atlantica isolatasi sulla Francia, determina per contrasto lo scatenarsi di forti temporali nelle nostre zone. Eloquenti i dati registrati quel giorno dalle strumentazioni OPC in occasione del violento temporale che ha preso in pieno la nostra zona: 33mm il totale della pioggia caduta, accompagnata da forti raffiche di vento (67,6Km/h la raffica max misurata) e intensa attività elettrica di contorno (26 i fulmini caduti in un raggio di 10KM dalla nostra stazione e ben 200 quelli registrati in un raggio di 25KM). Anche su questa giornata per un’analisi più completa vi rimandiamo al report ad hoc dedicato. Una replica, seppur in scala ridotta per intensità ed estensione dei fenomeni, si è avuta anche il giorno 12, con stavolta però privilegiato il Chianti senese.

Dopo questo breve ma intenso break il mese si è riportato quindi su canoni di bel tempo stabile con temperature di nuovo in ascesa, culminate con una nuova fase molto calda in corrispondenza della terza ed ultima decade del mese, nonché di questa calda e secca estate.

Dal punto di vista pluviometrico continuano purtroppo le dolenti note con il mese che chiude mediamente nelle nostre zone a circa 30mm di accumulo mensile, a fronte di una media climatica che ne reclamerebbe circa 43mm (-30%). Due soli i giorni piovosi di agosto a fronte dei 4 normalmente attesi.

Il giorno mediamente più caldo è stato il giorno 4, quello più freddo il 12, quello più piovoso il 10.

Andamento meteo climatico mese di Agosto

ESTATE 2017: MOLTO CALDA E MOLTO SECCA !!

Quella appena trascorsa è stata un’estate veramente tosta. Nella nostra zona negli ultimi trent’anni è stata la seconda più calda e la seconda più secca, in entrambi i casi dietro solo alla famigerata estate 2003. L’ondata di calore record della prima decade di agosto, infatti, è stata soltanto l’apice di un’estate trascorsa veramente sopra le righe, dal punto di vista termico con temperature quasi costantemente ben oltre i valori climatici di riferimento: pochi e molto brevi i break estivi che sono riusciti a concedere un po’ di sollievo dalla canicola. La stagione nel suo complesso chiude con uno scarto positivo di oltre 2°C. rispetto alle medie climatiche di riferimento, sia per quanto riguarda le temperature MIN che per le MAX.

Le alte temperature poi si sono micidialmente combinate con una siccità feroce che si è protratta anche nella stagione estiva, dopo una primavera risultata anch’essa già avara di piogge. Solo 7 i giorni di pioggia registrati nell’arco di tutta la stagione, contro i 13 normalmente attesi. Gli accumuli quasi sempre modesti, salvo rare e circoscritte eccezioni dovute alla spiccata caratteristica prettamente temporalesca e iper localizzata delle precipitazioni estive. Nel complesso nelle nostre zone ha piovuto solamente per circa il 38% del quantitativo normalmente atteso per la stagione.

Ne hanno sofferto le nostre colture tutte (vigne in primis) e anche la vegetazione di alto fusto è andata in sofferenza con i nostri boschi che hanno assunto sinistri colori autunnali ben prima del tempo. Il suolo arso e la vegetazione secca, oltre ad enfatizzare gli effetti al suolo delle temperature, hanno creato anche le condizioni ideali al propagarsi degli incendi, purtroppo quasi sempre dolosi, che hanno accompagnato le cronache di questa estate, anche nelle nostre zone.

Nei grafici allegati che seguono, quello che è stata l’estate 2017, in termini di temperature e precipitazioni, in raffronto alle estati degli ultimi tre decenni. Ed un confronto diretto invece con l’unica estate che, per entrambi i parametri meteo, è riuscita a fare peggio (più calda e più secca) di quella appena trascorsa, ovvero la terribile estate del 2003.

Temperatura media stagione estiva: serie 1993-2017

Pioggia cumulata stagione estiva: serie 1993-2017

Estate 2017: temperature medie giornaliere, rispetto ai valori climatici attesi

Confronto 2003 VS 2017: temperature medie

Confronto 2003 VS 2017: pioggia cumulata

ONDATA DI CALDO INIZIO AGOSTO 2017

Nei primi giorni di agosto, un feroce anticiclone nord africano ben strutturato a tutte le quote si è esteso con asse SW-NE verso il mediterraneo, convogliando verso la nostra penisola aria rovente proveniente direttamente dalle infuocate terre sahariane. Gli effetti termici al suolo sono stati inoltre ulteriormente amplificati dalla generale aridità dei terreni, che ormai versano ovunque in condizioni di grave siccità. Ne è scaturita quindi per la nostra regione e l’Italia centrale in generale un’ondata di caldo destinata a rimanere negli annali meteo, come una tra le più calde di sempre per intensità e persistenza. Nell’arco dei 6 giorni, considerando quindi anche il 31 luglio, i valori raggiunti non temono confronti con nessuna altra ondata di caldo del passato, e in molti casi sono stati conseguiti veri e propri record storici con la fatidica soglia dei +40°c. che è stata superata diffusamente e a più riprese, anche in collina. In Toscana l’asse di entrata della massa di aria calda africana ha fatto sì che gli effetti siano stati più importanti nella parte centro-sud orientale della nostra regione. Il primato in regione spetta a Pitigliano in Maremma che ha toccato i +42,4 il giorno 3. Arezzo invece è stata la città toscana di gran lunga più calda con ben 4 giorni consecutivi con temperature oltre i +41°c. e picco massimo a +42,1 il giorno 4 che è record storico per la città. Non è stato battuto invece il record storico di Firenze in quanto alla stazione dell’AM di Peretola si sono toccati i +41,3 laddove il 26 luglio 1983 si registrarono invece +42,6°c.

Anche il Chianti e in generale tutta la Toscana interna collinare, ha pagato un pesante dazio in termini di disagio fisico per le alte temperature. Fortunatamente si è trattato di caldo torrido, quindi secco, con bassi tassi di umidità relativa e per questo più sopportabile. Solo i giorni dopo il 5, comunque ancora molto caldi, l’UR è andata generalmente aumentando, di pari passo però con un calo generalizzato di circa 2-3°c. delle temperature MAX: il caldo si è fatto quindi un po’ più afoso, specie di notte, e magari “a pelle” risultava forse più fastidioso, ma ormai il grosso era passato.

Riportiamo qui di seguito, insieme ai valori registrati dalla nostra stazione OPC, i valori MAX e MIN registrati da varie stazioni, per lo più collinari, delle nostre zone, ripresi dalla rete CFR-Toscana. Alla nostra stazione OPC il valore massimo registrato è stato di +40,1°c. il primo di agosto. Il valore più alto tra le stazioni vicine è stato registrato dalla stazione di Montespertoli che ha stampato un +41,3°c. il giorno 1. Notevoli anche i quattro giorni consecutivi oltre i +40°c. di Castelnuovo B.ga, con picco a +41,0 il giorno 3. Nella nostra zona hanno superato i +40°c. anche le stazioni di Tavarnelle, Sambuca e Gaiole.

Chianti bollente quindi di giorno, ma anche di notte! Notate infatti le MIN collinari davvero notevoli per alcune stazioni: spiccano a questo proposito i +27,7°c. di Tavarnelle e i +27,6°c. di Barberino registrati il giorno 4, entrambi valori record per le due stazioni; alla nostra stazione OPC la stessa notte registrati ben +26,1°c.!! Valori notturni molto più bassi invece per le stazioni, più vallive che collinari, di Montespertoli e Gaiole in Chianti grazie al fenomeno dell’inversione termica favorito ed enfatizzato dai bassi tassi di UR dell’aria.

Nel complesso quindi un’ondata di caldo di notevolissima portata, che in diversi casi ha registrato valori da record e che mediamente nei sei giorni considerati è risultata la più calda da decenni in diverse zone dell’Italia centrale e quindi anche della nostra regione, laddove non sia stata addirittura la più calda di sempre. Nelle nostre zone, nei sei giorni presi in considerazione, le MAX si sono attestate mediamente su valori di circa 7°c. superiori ai valori normali di periodo, ma con valori puntuali fino ad oltre 8°c. superiori alla norma. Le MIN hanno registrato valori anch’essi mediamente di circa 7°c. superiori alle medie climatiche di riferimento, ma con singoli valori, specie per le stazioni collinari, che sono risultati ben 9°c. superiori rispetto a quelli normali attesi per il periodo.

Per meglio comprendere l’entità dell’anomalia del periodo analizzato, poniamo a raffronto la temperatura media [(MAX+MIN)/2] dell’intera sequenza dei 6 giorni considerati, con la sequenza dei 6 giorni consecutivi più caldi dell’agosto 2003, sequenza che va (a seconda delle stazioni prese in considerazione) dal 4/5 agosto al 9/10 agosto di quell’anno. Ebbene, dalla suddetta analisi (prese in considerazione le stazioni già attive anche nel 2003) si evince come questa ondata di caldo sia stata mediamente più calda di oltre 1,5°c. rispetto a quella dell’agosto 2003, a conferma dell’eccezionalità dell’evento per le nostre zone. Va detto pure però che ciò non fa di quest’estate un’estate nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 2003, che per intensità e persistenza del caldo nell’arco di tutti e tre i mesi estivi, è rimasta ancora oggi (fortunatamente direi) inavvicinabile.

Temp.MAX e MIN registrate, periodo 31/07-05/08. Fonte: CFR Toscana-OPC

Raffronto sequenza dei 6 gg più caldi: Agosto 2003 VS Agosto 2017

EVENTI TEMPORALESCHI 10 AGOSTO 2017

Gli eventi temporaleschi del 10 agosto 2017 si sono originati dall’arrivo di una depressione di matrice atlantica proveniente dai paesi occidentali

dell’ Europa ( tra Isole Britanniche, Francia e penisola Iberica, con pressione al suolo di 1010 hPa) con correnti fresche ed instabili che sono transitate sulla Toscana dalle zone costiere estendendosi nelle zone interne e portando fenomeni temporaleschi associati a forti raffiche di vento di Libeccio, che hanno fatto registrare allagamenti e cadute di alberi con conseguenti danni.

Sul fiorentino si sono registrati cumulati fino a 30 – 35 mm raggiunti in 15 – 20 minuti ( fonte dati SIR)

Anche la zona del Chianti è stata interessata da questi fenomeni, facendo registrare cumulati in meno di un’ora, di ben 33 mm presso la stazione meteo OPC ( San Donato), 30 mm nella zona della Sambuca, 23 mm a Barberino val d’Elsa, 22 mm a Tavarnelle in val di Pesa e 21 mm a Colle val d’Elsa

Inoltre si è registrato un brusco calo termico dovuto alla perturbazione ha fatto registrare un crollo della temperatura da + 31.3°C a + 18.4°C in meno di un’ora.

Per quanto riguarda le raffiche di vento i dati della stazione meteo OPC , hanno registrato una raffica massima di 68 km/h alle ore 13.25 direzione NW.

Dal punto di vista delle fulminazioni la stazione di rilevazione OPC ha registrato un tasso di caduta (nel raggio di 50 km dalla stazione  nelle ultime 12 ore) di 1036 fulmini con direzione NE.

Situazione temporalesca del 10/08/2017 ore 13.00 con analisi satellitare con nubi, precipitazioni e fulmini

Situazione attività fulminea ore 13:50 sulla Toscana i puntini di colore marrone – giallo indicano lo storico dei fulmini caduti, mentre i puntini gialli con bordo rosso indicano i fulmini  in atto .

LUGLIO 2017

Mese estivo per antonomasia, caldo, stabile e secco, anche questo luglio 2017 ha tenuto ben fede al proprio ruolo. Le temperature, sia diurne che notturne, si sono mantenute elevate per tutto il mese, ben oltre un grado sopra le medie di riferimento per tutte e tre le decadi. In collina, considerando l’intero mese, abbiamo avuto una media delle MAX di circa +31°c. e una media per le MIN di circa +19°c. Lo scarto dalle medie climatiche normali è di circa +1,5°C., sia per le MAX che per le MIN. I giorni mediamente più caldi del mese sono stati il 9 e il 31, con contributo più importante delle MIN per il giorno 9 e delle MAX (in alcune stazioni da record per luglio) per il 31. Il giorno più fresco è stato invece ovunque il primo giorno del mese.

Pochi, pochissimi, gli episodi perturbati. Le uniche precipitazioni degne di nota si sono avute nel giorno 2 con rovesci molto localizzati che hanno interessato solo alcune zone del Chianti fiorentino e dei Monti del Chianti (3mm a Tavarnelle e 2mm a Lamole) e nei giorni 22,24 e 25 con temporali, anch’essi molto localizzati, che hanno interessato stavolta soprattutto il Chianti senese con Gaiole (10mm sia il 22 che il 25) e Castellina (18mm il 25) le più colpite. Nel complesso gli accumuli mensili sono mediamente nell’ordine dei 2-5mm per il Chianti fiorentino (2,4mm il totale alla nostra stazione OPC), e dei 15mm per le zone del Chianti senese, seppur tutti distribuiti in maniera molto irregolare e localizzata.

GIUGNO 2017

Primo mese estivo, caldo e prevalentemente secco, caratterizzato da prevalenti condizioni anticicloniche. Termicamente parlando il mese è risultato molto caldo, con ampi scarti positivi dalle medie di riferimento in tutte e tre le decadi, sia per le temperature MAX che per le MIN. In particolare è stata la seconda decade a risultare la più calda, sia in termini assoluti (media delle MAX ben oltre i +30°C. a 400mt slm e media delle MIN intorno a +19°C. alla stessa quota), che relativi (con valori MAX e MIN rispettivamente oltre 5° e oltre 3° superiori ai valori normali di periodo). Il mese nel suo complesso si pone al secondo posto tra i mesi di giugno più caldi degli ultimi trent’anni, preceduto solamente da quello del 2003, che, ahimè ricordiamo, fu solo il preambolo di quella famigerata e terribile estate di fuoco che si abbatté e abbatté tutti i record storici di caldo in mezza Europa, provocando tra l’altro migliaia di morti. Ritornando al nostro giugno 2017 da segnalare ancora che il giorno mediamente più caldo è stato il 27, e quello più fresco il 30.

Pochi e non particolarmente intensi gli impulsi perturbati, segnatamente nei giorni 5 ,28 e 30, con qualche isolato temporale, negli ultimi giorni del mese, localmente pure con grandine. Sporadici fenomeni, si sono verificati soprattutto nel chianti senese, anche il giorno 15. Nel complesso però ancora un mese da annoverare tra quelli contraddistinti da scarsità di precipitazioni. I circa 25mm mediamente caduti in totale nelle nostre zone (27mm il totale alla nostra stazione OPC) rappresentano circa il 40% della quantità normale di pioggia attesa per questo mese. I giorni di pioggia sono stati solo 3, a fronte dei 6 climaticamente attesi. Il giorno mediamente più piovoso è stato il 28 per il chianti fiorentino (13mm registrati a OPC e alla stazione cfr di Tavarnelle) e il 30 per il chianti senese (19mm a Radda e 15mm a Gaiole, stazioni cfr).

Purtroppo, con ancora due mesi estivi all’orizzonte, tra cui luglio che è notoriamente e statisticamente il mese più secco dell’anno, la situazione siccità è destinata ad aggravarsi ulteriormente per le nostre zone. Pesano molto a questo punto della stagione i mesi invernali e primaverili che, con la sola eccezione di febbraio, hanno tutti registrato precipitazioni inferiori, in alcuni casi anche abbondantemente, alla media. Da dicembre a tutto giugno è caduta una quantità di pioggia pari solo al 56% del valore atteso in questo lasso di tempo.

MONITORAGGIO SICCITA’ : FOCUS AL 30/06/2017

Giugno non migliora la già preoccupante situazione circa la siccità che sta affliggendo le nostre zone già da qualche mese.

Nonostante i temporali degli ultimi giorni del mese infatti, anche giugno chiude nelle nostre zone in pesante deficit. Solo 27mm il cumulato mensile registrato presso la nostra stazione OPC, frutto di soli tre giorni di pioggia a fronte dei 6 normalmente attesi per giugno. Il deficit mensile ammonta a circa il 60% e va ad aggravare una situazione che, con la sola eccezione del mese di febbraio, si protrae ormai da 7 mesi.

Deficit/Surplus pluviometrico mensile ultimi 7 mesi

MAGGIO 2017

Mese di maggio caratterizzato da prima decade fresca (quasi due gradi sotto la media di riferimento) e instabile con quasi tutte le precipitazioni del mese concentrate in questa fase. Restante parte del mese più stabile e secca, caratterizzata da condizioni anticicloniche foriere di un crescendo termico culminato nella terza decade del mese, che ha chiuso di ben 3 gradi più calda della norma. Il mese nel suo complesso chiude quindi di quasi un grado (+0,9°C.) più caldo rispetto al suo valore climatico normale. I giorni mediamente più caldi sono stati il 28 e il 29 con valori MAX diurni che hanno sfiorato i +30°C. anche in collina e valori MIN attestati intorno ai +18°C. I giorni più freschi sono da ricercarsi invece tutti nella prima decade e segnatamente sono stati i giorni 1, 2 e 7 con MIN ad una cifra (ma a fondovalle registrate temperature anche intorno ai +2/+4°C.!!) e MAX intorno a +16°C. in collina.

Purtroppo anche a maggio è continuato il trend della scarsità di precipitazioni. Dopo una prima decade promettente infatti il mese ha virato deciso verso il secco, tanto da chiudere con poco più di 30mm totali che certificano un deficit per questo mese intorno al 50%. Il giorno più piovoso è stato il giorno 4 (tra 10-15mm nel Chianti fiorentino, meno in quello senese) per un totale di 6 giorni di pioggia registrati nel mese, a fronte degli 8 attesi normalmente per maggio.

Da notare come, negli ultimi 6 mesi, solo il mese di febbraio ha registrato precipitazioni superiori alla norma (+45%) mentre i restanti 5 hanno tutti chiuso con marcati deficit pluviometrici, anche importanti (dicembre e aprile su tutti).

Andamento meteo climatico mese di MAGGIO

Deficit/Surplus pluviometrico mensile ultimi 6 mesi

APRILE 2017

Il mese di aprile è stato caratterizzato da condizioni prevalentemente anticicloniche, appena disturbate da deboli afflussi di aria umida in quota, apportatrici solo di nuvolosità, ma di scarse precipitazioni al suolo. Un deciso cambio di circolazione è avvenuto solo a fine seconda decade quando una poderosa irruzione di aria fredda da NE ha portato qualche isolato e breve fenomeno da contrasto termico il giorno 18 e soprattutto le gelate tardive dei giorni a seguire (soprattutto a fondovalle) di cui abbiamo diffusamente rendicontato nel precedente report ad esse dedicato.

Il mese, dal punto di vista termico, in definitiva chiude di un grado circa sopra la media di riferimento, frutto di una prima decade molto mite (circa 4 gradi sopra media, praticamente valori quasi da prima decade di maggio), e di generali condizioni di mitezza che hanno insistito, come detto, per gran parte anche della seconda decade. Terza decade invece che fa segnare un deciso sotto media sia per le temperature MAX che per le MIN,  oltre a registrare praticamente gli unici episodi piovosi degni di nota del mese nei giorni 27 e 28. In collina il giorno mediamente più caldo è stato il giorno 12 con temperature diurne che si sono spinte oltre i +22°C fin sui 500mt di altezza. Quelli più freddi invece sono risultati i giorni immediatamente successivi all’irruzione fredda, segnatamente il 19 e il 20 in collina, con gelate che però si sono protratte a fondovalle localmente fino alla mattina del giorno 22.

Nota dolente, anche per aprile, le scarse precipitazioni, che sembrano contraddistinguere questa prima parte del 2017. Il cumulato mensile si è attestato nelle nostre zone su valori intorno ai 25mm, ovvero una quantità di pioggia pari solo al 35% del valore atteso. Solo 4 i giorni di pioggia registrati, a fronte dei 9 normalmente attesi per questo mese, con il giorno 27 che è stato di gran lunga il più piovoso e che da solo ha raccolto la quasi totalità del cumulato mensile.

GELATA TARDIVA APRILE 2017

I giorni a cavallo tra seconda e terza decade di aprile sono stati contraddistinti da una poderosa irruzione fredda (per il periodo) da est. Gli effetti di questo freddo fuori stagione si sono fatti sentire soprattutto sulla vegetazione, apportando danni economici anche rilevanti a svariate colture, sorprese dal freddo in pieno periodo di fioritura. Ad aggravare la situazione il fatto che si veniva da un mese di marzo e una prima metà di aprile molto miti, con precoce risveglio, germoglio e fioritura di gran parte della vegetazione, che poteva dirsi fosse allo stadio tipico di metà maggio.

L’ingresso del fronte freddo, nel pomeriggio del giorno 18, è stato altamente spettacolare, annunciato da improvvise ed impetuose raffiche di vento da NNE, cieli burrascosi e temperatura in crollo vertiginoso di circa 10-12 gradi in meno di tre ore!!! (vedi grafico1: fonte Cfr).

Dal punto di vista della pioggia i fenomeni nella nostra zona non sono stati particolarmente rilevanti, con brevi ed effimeri rovesci qua e là che hanno apportato al massimo localmente 1-2mm di accumulo. Ovunque le temperature minime del giorno 18 si sono registrate comunque in serata. I due giorni successivi (19 e 20) sono trascorsi con nuvolosità variabile (cielo più sgombro al mattino e maggiori addensamenti nuvolosi al pomeriggio) e vento da NNE ancora gagliardo. Questi due giorni sono stati i più freddi in quota: in collina sia le MAX che le MIN sono risultate di circa 5° gradi inferiori alla norma, in pratica temperature da fine febbraio-primi di marzo. Il vento ha cominciato a placarsi una prima volta dal tardo-pomeriggio-sera di mercoledì 19, condizione che, unita ad un cielo in gran parte sgombro di nubi durante le ore notturne, ha reso la notte tra il 19 e il 20 subito molto critica. Più o meno le stesse condizioni si sono ripresentate anche la notte successiva (tra il 20 e il 21), con temperature MIN in alcuni casi ancora più basse della notte precedente. Due notti queste molto gelide e “lunghe”: oltre alle punte MIN raggiunte (registrati fino a -4°C. alla stazione Cfr di Gaiole in Chianti il giorno 20) è stato deleterio infatti anche il lasso di tempo trascorso con la temperatura in campo negativo, che per molte zone è praticamente coinciso con la quasi totalità delle ore notturne (vedi grafico2: fonte Cfr). Anche nella notte tra il 21 e il 22, seppur con temperature ovunque in netta ripresa, in alcune zone si è andati (di poco) sotto lo zero, ma per un lasso di tempo molto minore (vedi grafico3: fonte Cfr). Il peggio era quindi alle spalle, ma il danno purtroppo era ormai già fatto..

Nella nostra regione ad essere più penalizzate sono state le zone di pianura in genere (Valdarno, Valdelsa, Val di Pesa, Empolese, Mugello, Val di Sieve, Val d’Ambra, Val di Chiana) e, nello specifico del Chianti, la quasi totalità dei fondovalle che si insinuano tra le nostre colline: tutte zone dove l’aria fredda affluita ha potuto depositarsi indisturbata nelle tre notti successive all’irruzione fredda quando, placato il vento e rasserenato il cielo, si sono create le perfette condizioni affinché il fenomeno dell’inversione termica potesse così esprimersi al massimo. Solo per la vite, Confagricoltura ha stimato per le nostre zone una perdita di circa il 20% della produzione per le DOCG del Chianti e del Chianti Classico. Aziende particolarmente sfortunate nella disposizione delle loro vigne hanno subito però danni fino al 60-80% della produzione.

Grafico1: crollo termico all’arrivo del fronte freddo

Grafico2: notte tra il 19 e il 20 aprile

Grafico3: notte tra il 21 e il 22 aprile

MARZO 2017

Marzo è filato via con pochi episodi perturbati, per lo più concentrati nella prima decade. In complesso sono prevalse condizioni di stampo anticiclonico, con giornate soleggiate e miti. Il mese, con uno scarto dalla media di +2,6°C. chiude infatti al terzo posto tra i marzo più miti degli ultimi 25 anni: più caldi sono stati solamente marzo 2001 e marzo 2012.

Per quanto riguarda l’aspetto pluviometrico, i circa 40mm mensili caduti mediamente nelle nostre zone sono pari al 68% del valore normale, frutto di 6 giorni di pioggia contro i 7 attesi normalmente per il mese di marzo. Il giorno mediamente più freddo è stato il giorno 5, quello più caldo il 31, mentre quello più piovoso è stato il giorno 6 con accumuli compresi tra i 15-20mm registrati diffusamente in tutta la zona del Chianti.

FEBBRAIO 2017

Febbraio chiude assai mite (il quarto più caldo degli ultimi 25 anni) con uno scarto di oltre 2°C. rispetto alla media mensile di riferimento. Tutte e tre le decadi del mese sono finite in sopra media termica, ma particolarmente mite è risultata quella centrale che ha segnato addirittura un +3°C. rispetto alla media climatica di riferimento. I giorni mediamente più caldi sono stati il 3 e il 12, quelli più freddi il 9 e il 10.

Il mese è risultato discretamente piovoso con valori di cumulato mensile che si sono attestati intorno ai 100mm per le stazioni della nostra zona, con un surplus medio quindi del 50% circa, rispetto alle piogge attese per questo mese. I giorni di pioggia sono stati 10 a fronte degli 8 normalmente attesi, ma con il giorno 24 che, registrando cumulati diffusi nell’ordine dei 50mm, da solo ha contribuito per circa la metà al risultato totale mensile.

GENNAIO 2017

Il primo mese dell’anno e secondo mese invernale è stato caratterizzato da reiterati afflussi freddi di aria continentale dai quadranti nord orientali, con temperature che si sono mantenute abbondantemente sotto la media per gran parte del mese. In particolare sia la prima che la seconda decade hanno registrato scarti, sia nelle MIN che nelle MAX, di oltre 4°c., rispetto alle relative medie di riferimento. Più mite invece la terza decade, di un grado abbondante sopra i valori attesi. Il mese nel suo complesso chiude tra i più freddi degli ultimi cinquant’anni, e in assoluto risulta il più freddo degli ultimi 25 anni con un scarto negativo di 2,3°c. rispetto alla media climatica mensile.

I giorni più freddi sono stati il 6 e il 7 gennaio, entrambi con temperatura media giornaliera inferiore a -2°C. a circa 400mt slm. Sempre facendo riferimento alla quota indicativa di circa 400mt, sono stati 5, in tutto il mese, i giorni che hanno chiuso con temperatura media negativa. Ben 14 i giorni di gelo registrati (cioè con MIN<0°C.), ma nessuna giornata di ghiaccio (MAX<0°C.). Alla stazione cfr –sir di Barberino V.E. (430mt slm) la MAX più bassa è stata di +0,5 il giorno 6, mentre il giorno 7 è stata registrata la MIN più bassa del mese con -5,5°c. Sopra i 500mt invece il giorno 6 c’è stata giornata di ghiaccio sulle nostre colline, registrata tra l’altro anche dalle stazioni cfr di Lamole (536mt) e di Castellina in Chianti (572mt) con temperature MAX rispettivamente di -0,3 e -0,9°. Ancor più notevoli i valori MIN registrati a fondovalle per inversione termica nei giorni di cielo sereno e calma di vento, quando l’aria molto fredda affluita ha potuto adagiarsi bene nei bassi strati facendo “sedimentare” adeguatamente il freddo. MIN negative a doppia cifra si sono così registrate diffusamente nelle nostre zone, con la stazione cfr-sir di Gaiole in Chianti che ha segnato un rispettabilissimo -11,5°C. il giorno 7 e un -11,2°C. il giorno 11.

Per quanto riguarda le precipitazioni il mese di gennaio ha registrato un deficit pluviometrico nell’ordine del 45% rispetto alle piogge attese. Ha piovuto praticamente solo i primi tre giorni del mese (il giorno 3 è stato quello più piovoso, con mediamente circa 15mm caduti nelle nostre zone), e gli ultimi due, a fronte degli 8 giorni di pioggia climaticamente attesi. Trattandosi di masse d’aria fredda, ma prevalentemente secche per le nostre zone, è mancata pure la neve, che ha fatto solo brevi ed effimere comparse sulle nostre colline. Nella fattispecie nel pomeriggio del giorno 13 si sono avute locali spolverate al suolo sopra i 300-400mt. La mattina del 17 invece solo nevischio, per lo più senza attecchimento. E infine alle prime luci dell’alba del giorno 19, è stata invece la volta di Siena e del Chianti senese (Castellina, Radda) ad imbiancarsi di un sottile, ma sempre suggestivo, velo di neve.

Andamento meteo-climatico mese di GENNAIO

Temperatura media mensile GENNAIO (serie 1993-2017)

NEVISCHIO 13-17 GENNAIO 2017 – SENTINELLE METEO

report evento nevischio gennaio 2017
Senglazioni neviscio gennaio 2017 sentinelle meteo OPC
statistiche segnalazioni gennaio 2017

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