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Luce di stelle sul tessuto nascosto dello spaziotempo

Venerdì 9 maggio 2025 ore 21.30.

Osservatorio Polifunzionale del Chianti.

Prosegue il ciclo delle conferenze “Le Frontiere dell’Astrofisica” con il prof.Giovanni Amelino-Camelia dell’Università di Napoli Federico II e la conferenza dal titolo “Luce di stelle sul tessuto nascosto dello spaziotempo” .

Tema della serata: alla scoperta della struttura nascosta dell’Universo, fra Relatività Generale e Meccanica Quantistica.

Cosa accade quando la Relatività Generale, che descrive il cosmo su larga scala, incontra la Meccanica Quantistica, che governa il mondo dell’infinitamente piccolo?

Emergono domande profonde sulla natura dello spaziotempo, che potrebbe non essere continuo e uniforme, ma possedere una struttura microscopica e forse persino quantistica.
Per molto tempo, queste idee sono rimaste confinate alla teoria, senza possibilità di verifica sperimentale. Ma oggi una nuova linea di ricerca sta aprendo scenari inaspettati: osservando i segnali provenienti da sorgenti astrofisiche lontanissime, possiamo iniziare a esplorare indirettamente le proprietà più profonde del tessuto dello spaziotempo.

In questo incontro racconteremo come la luce delle stelle più remote possa diventare uno strumento per indagare una delle frontiere più affascinanti della fisica moderna: la struttura nascosta dell’Universo.

Giovanni Amelino-Camelia dopo essersi laureato in fisica presso l’Università di Napoli nel 1989, ha conseguito il PhD all’Università di Boston nel 1993. Ha occupato diverse posizioni post-doc all’estero. Dal 2000 al 2018 è ricercatore universitario presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dove ha insegnato “Introduzione alla gravità quantistica”. Dal 2018 è ricercatore all’università di Napoli “Federico II”, dove insegna “Relatività Generale e Gravitazione”.
La gravità quantistica si occupa dello studio dei regimi fisici nei quali sia gli effetti dovuti alla Meccanica quantistica, sia quelli della relatività generale, non siano più trascurabili, e mira allo sviluppo di teorie unitarie dei fenomeni gravitazionali compatibili con ambedue. In quest’ambito Amelino-Camelia è il proponente della relatività doppiamente speciale (doubly special relativity), una teoria relativistica che si pone come evoluzione della relatività speciale di Einstein e che si basa sull’introduzione di due invarianti relativistiche: la lunghezza di Planck (minima scala di lunghezza) e l’energia di Planck (massima scala di energia). Questo approccio è stato poi sviluppato anche da altri autori, tra i quali Lee Smolin. Un secondo contributo di Amelino-Camelia è costituito da modelli semplificati di gravità quantistica sperimentalmente verificabili con tecnologie attualmente disponibili, quali il telescopio spaziale Fermi per l’osservazione dei lampi gamma e raggi gamma cosmici, promosso dalla NASA. È membro dell’Accademia Pontaniana di Napoli e del Foundational Questions Institute fondato da Max Tegmark.


Programma
h 21:30 Intro (Emanuele Pace – Università di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti)
h 21:35 – 22:35 Conferenza (Giovanni Amelino Camelia – Università di Napoli Federico II)
h 22:40 – 23:00 Domande (Moderatore: Emanuele Pace – Università di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti)


Come partecipare

Evento in presenza, ingresso libero, gratuito, senza prenotazione.

Come arrivare

Lascia l’auto al parcheggio, da li inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”. Il sentiero non è illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Porta quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo:  Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Indicazioni parcheggio:
https://goo.gl/maps/LCsDkL8VNVdD6K736

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Einstein verso la fama: l’eclisse del 1919 e la conferma della relatività…

Einstein verso la fama: l'eclisse del 1919 e la conferma della relatività

Venerdi 29 Ottobre 2021 ORE 21:30 – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

La serata si terrà in presenza presso la sala conferenze dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti.

E’ richiesta la prenotazione via e-mail all’indirizzo: info@osservatoriochianti.it-mailto: info@osservatoriochianti.it

E’ obbligatorio possedere il GreenPass valido e tenere la mascherina all’interno dei locali durante tutta la durata dell’evento.

Albert Einstein è l’icona della scienza: le sue scoperte hanno rivoluzionato le nostre concezioni dello spazio e del tempo, ed il suo nome è probabilmente il primo che viene in mente a chiunque pensi alla figura di uno scienziato.Einstein divenne famoso in tutto il mondo nello spazio di pochi giorni alla fine del 1919, dopo che il Times di Londra e il New York Times riportarono la notizia dell’annuncio fatto da Arthur Eddington, uno dei maggiori astrofisici dell’epoca, del successo di una spedizione verso destinazioni remote in Africa e Sudamerica.

La spedizione era stata organizzata per misurare durante un’eclisse totale di Sole la deviazione dei raggi luminosi provenienti dalle stelle lontane ad opera della gravità del Sole, prevista dalla teoria della relatività generale di Einstein.La storia del viaggio di Eddington e degli esperimenti effettuati nella spedizione è affascinante, ma non solo: ci dice molto su come funziona la scienza, ed è una storia che continua anche ai nostri giorni…”—-

Relatore:
Lapo Casetti Università degli Studi di Firenze

Moderatore:
Ruggero Stanga Università degli studi di Firenze

Lapo Casetti è Professore associato di fisica teorica all’università di Firenze (dopo aver studiato e lavorato a Firenze, Pisa, Ginevra, Torino, Roma). Associato alla sezione di Firenze dell’INFN e all’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

Attualmente insegna nelle lauree triennale e magistrale in fisica dell’università di Firenze (in particolare nei corsi di Fluidi/Termodinamica/Statistica, Introduzione alla teoria della relatività e Complementi di astronomia).

La sua attività di ricerca riguarda principalmente la fisica statistica e la teoria dei sistemi dinamici e del caos, applicando questi concetti in contesti molto diversi: in passato si è occupato di fisica dei sistemi biologici, mentre negli ultimi anni si è concentrato sullo studio dei sistemi con interazioni a lungo raggio (come quelle gravitazionali) e delle loro applicazioni in astrofisica (plasmi astrofisici, ammassi stellari, galassie…).

Dedica da sempre una parte consistente del proprio tempo alla comunicazione della scienza verso il pubblico.