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Report Analisi Meteo MAGGIO 2020

Il mese di maggio, ultimo mese primaverile, ha chiuso leggermente sopra media per quanto riguarda le temperature, e leggermente sotto media (seppur con locali eccezioni, sia in negativo che in positivo) per quanto riguarda le precipitazioni. Il mese nel suo complesso, dal punto di vista termico, presenta uno scarto positivo dalla media di riferimento di +0,6°c., da imputare quasi unicamente alle temperature MIN, risultate oltre un grado superiori alle medie, con le MAX che, per contro, sono risultate sostanzialmente in linea con i valori attesi. Ad una prima decade prevalentemente stabile e soleggiata, ha fatto seguito una seconda decade più dinamica e perturbata, seguita di nuovo da condizioni prevalentemente anticicloniche in terza decade, seppur con disturbi perturbati crescenti verso fine mese. Il giorno mediamente più caldo è stato ovunque (sia in collina che a fondovalle) il giorno 14, quello più freddo il 29.

Dal punto di vista pluviometrico il mese di maggio raccoglie mediamente circa 55mm per quanto riguarda il chianti fiorentino, generalmente più privilegiato dalle precipitazioni in questo mese, e circa 35mm per quanto riguarda il chianti senese. Tali valori rappresentano rispettivamente circa l’80% e il 50% della pioggia attesa per questo mese, ma trattasi però, come già detto, di dati piuttosto disomogenei tra le varie stazioni, stante la natura spesso temporalesca dei fenomeni che hanno interessato la nostra zona. I giorni di pioggia sono stati 7-8 a seconda delle zone, in linea con i normali valori di riferimento. Il giorno più piovoso è stato quasi ovunque il giorno 19, con fenomeni temporaleschi sparsi un po’ in tutta la nostra zona, ma che si sono accaniti soprattutto nella zona di Barberino-Tavarnelle, con quest’ultima centrata in pieno, come testimoniano i ben 61mm registrati quel giorno alla locale stazione cfr.

Andamento meteo climatico mese di MAGGIO 2020
Andamento meteo climatico mese di MAGGIO 2020

Report Analisi Meteo APRILE 2020

Secondo mese primaverile che termina leggermente sopra media termica e relativamente poco piovoso. A seguito del fronte freddo di fine marzo, si sono instaurate prevalenti condizioni anticicloniche, foriere di bel tempo stabile, con temperature diurne gradevoli (qualche gelata mattutina nei primi giorni del mese) e ottima visibilità. Condizioni che si sono protratte fino a circa metà mese. Un breve passaggio perturbato tra il 13 e il 14 ha portato le prime precipitazioni del mese sulle nostre zone, ma con accumuli di pochi mm. Un più sostanzioso peggioramento poi a fine seconda decade e infine un ultimo il giorno 28, completano il panorama della scarsa dinamicità di questo mese, solitamente molto più generoso quanto a fenomenologia e cambi di passo. Il mese ad ogni buon conto chiude leggermente sopra media termica (+0,6°c.), con la decade centrale di quasi due gradi oltre il suo valore normale, controbilanciata però dalle altre due, rispettivamente poco sopra e poco sotto il loro valore di riferimento climatico. Il giorno più freddo è stato ovunque il giorno 1, quello più caldo è stato il 10 per le stazioni collinari, mentre sono stati il 19 e il 30, con poca differenza a seconda delle zone, per il fondovalle.

Per quanto riguarda l’aspetto pluviometrico, come detto, il mese di aprile non ha eccelso: con un bottino medio mensile, per le nostre zone, di circa 50mm ha di fatto raccolto solo il 60% del quantitativo di pioggia normalmente atteso. Il tutto grazie a soli 4 giorni di pioggia, invece dei normali 9 previsti dalle medie climatiche di riferimento. Il giorno più piovoso è stato quasi ovunque il giorno 20, quando sono caduti diffusamente oltre 20mm di pioggia nelle nostre zone; discreti accumuli anche per il 28, seppur distribuiti in maniera molto più irregolare. 

Andamento meteo climatico mese di APRILE 2020
Andamento meteo climatico mese di APRILE 2020

Report Analisi Meteo MARZO 2020

Mese di marzo in linea con i valori attesi, sia per quanto riguarda le temperature che per quanto riguarda il regime pluviometrico. Stante i primi due mesi dell’anno molto miti, il primo mese primaverile è risultato nel complesso addirittura più freddo di febbraio e solo poco più mite di gennaio. Lo scarto della temperatura media del mese rispetto al valore climaticamente atteso è di -0,5°c., leggermente sotto media quindi, quasi ad esclusivo merito delle MAX che sono risultate di un grado circa sotto i valori attesi, a fronte di temperature MIN invece in linea con la norma. Ad una prima decade essenzialmente perturbata, dove si sono concentrate la quasi totalità delle precipitazioni del mese, finita in media termica, ha fatto seguito una seconda decade prettamente primaverile con giornate soleggiate e temperatura di circa due gradi sopra i valori normali. Il giorno 23 un importante irruzione di aria fredda da NE ha portato prima cieli sereni e diffuse gelate specie a fondovalle, poi a seguire addirittura un po’ di neve il giorno 25 e soprattutto un generale abbassamento delle temperature, con la decade che ha chiuso di ben 3°c. sotto media termica. I giorni più freddi del mese sono stati proprio quelli del 24 per le stazioni di fondovalle, dove in alcuni casi si sono registrate MIN intorno a -5  (Greve e Gaiole), e del 25 (il giorno della neve) per le stazioni collinari. Il giorno più caldo è stato invece ovunque il giorno 19.

Per quanto riguarda le precipitazioni, come detto, queste sono risultate perfettamente nella norma, con una media di circa 60mm mensili per le nostre zone, distribuite in 7 giorni di pioggia (a fronte dei 7 normalmente attesi per questo mese), ma essenzialmente concentrate nella prima decade del mese.  Il giorno più piovoso è stato ovunque il giorno 2 con circa 20-25mm caduti diffusamente sulle nostre zone, ma con locali picchi anche oltre i 30mm, registrati a ridosso della dorsale dei Monti del Chianti (Lamole, Radda, Gaiole). Piccolo cenno anche alla neve che, assente ingiustificata per tutto l’inverno, è caduta la mattina del giorno 25, imbiancando con un leggero velo il paesaggio in diverse zone collinari del Chianti sui 300-400mt di altezza; la precipitazione è risultata leggermente più intensa sugli estremi rilievi settentrionali del Chianti fiorentino dove in alcuni casi si è potuto misurare, localmente, un pur effimero spessore al suolo di 1-2cm.

Andamento meteo climatico mese di MARZO 2020
Andamento meteo climatico mese di MARZO 2020

Report Analisi Meteo FEBBRAIO 2020

Mese molto mite quello di febbraio, il più caldo degli ultimi 30 anni nelle nostre zone, oltre che povero di pioggia. Tutte e tre le decadi del mese sono risultate ampiamente sopra media con scarti positivi rispetto alle medie di riferimento di circa 3 gradi. Il mese nel complesso chiude con uno scarto di +3,1°c.  rispetto al valore climatico atteso, con simile contributo all’anomalia delle temperature MAX (+2,8) e MIN (+3,3). Come dicevamo è il febbraio più caldo degli ultimi 30 anni e tra i mesi di febbraio più caldi di sempre. Leggermente meno marcata l’anomalia positiva per le stazioni di fondovalle, grazie soprattutto a qualche gelata notturna importante nei giorni tra il 6 e il 9 e tra il 26 e il 29. Nessuna gelata è stata invece registrata nelle stazioni di collina, dove la temperatura quindi non è mai scesa sotto lo zero in questo mese. I giorni mediamente più caldi sono stati l’11 e il 25, quello più freddo è stato il 26 in collina e il 27 a fondovalle. Per quanto riguarda la pioggia da segnalare come il mese sia stato molto avaro di precipitazioni, con soli 4 giorni di pioggia a fronte degli 8 normalmente attesi per questo mese. Il cumulato mensile delle nostre zone mediamente viaggia intorno ai 15-20mm, che rappresentano circa il 20-25% del cumulato atteso climaticamente per questo mese.

Andamento meteo climatico mese di FEBBRAIO 2020
Andamento meteo climatico mese di FEBBRAIO 2020

Report Analisi Meteo GENNAIO 2020

Primo mese dell’anno e secondo mese invernale, gennaio, è stato caratterizzato da prevalenti condizioni anticicloniche con clima molto mite e pioggia leggermente inferiore alla norma, per di più concentrata in pochi episodi. Il mese termicamente chiude con uno scarto positivo dalla norma climatica di riferimento di +1,6°c., con pressoché medesimo contributo, all’anomalia, delle temperature MAX e MIN. Tutte e tre le decadi finiscono sopra media termica, più contenuto lo scarto in quella centrale, addirittura quasi esagerato quello in terza decade (+3°c.). Negli ultimi 30 anni, questo gennaio,  risulta essere il quinto più caldo della serie. Il giorno mediamente più caldo è stato ovunque il giorno 28, quello più freddo è risultato essere il 7 per le stazioni a valle (importanti e diffuse  gelate con Gaiole che arriva per esempio fino a -4,9°c.) e il 21 per le zone collinari. 

Dal punto di vista pluviometrico il mese generalmente si assesta poco sotto i valori normali di riferimento (90%) con cumulati mensili che si attestano intorno ai 50mm e solo localmente raggiungono i 60mm. Pochi gli episodi piovosi, concentrati essenzialmente nei giorni 18 e 25, i più piovosi del mese. In totale soli 5 giorni di pioggia a fronte degli 8 normalmente attesi per questo mese. 

Andamento meteo climatico mese di GENNAIO 2020
Andamento meteo climatico mese di GENNAIO 2020

Report Analisi Meteo DICEMBRE 2019

Primo mese (astronomicamente) invernale ma che in realtà ha avuto caratteristiche più autunnali che invernali, presentandosi nel complesso mite e assai piovoso. 

Per quanto riguarda l’aspetto termico, le tre decadi sono risultate tutte sopra media, in particolar modo quella centrale (oltre +2°c. di scarto) e la terza (oltre +1°c.), quest’ultima con anomalia più accentuata in collina, rispetto al fondovalle spesso soggetto ad inversione termica. Più contenuto invece il sopra media nella prima decade. Nel complesso il mese chiude, ad ogni buon conto, con uno scarto positivo, rispetto ai valori climatici attesi, che si attesta intorno a circa +1,5°c.. In virtù di ciò risulta essere il quinto mese di dicembre più caldo degli ultimi trent’anni. Il giorno più caldo è stato ovunque il giorno 17, mentre quello più freddo è stato il 12. Da segnalare le diffuse gelate registrate soprattutto a fondovalle, specie ad inizio seconda decade e, ancor più marcate, negli ultimi giorni del mese (Gaiole in Chianti scesa fino a -7,3 il giorno 30), grazie a brevi e deboli afflussi di aria più fredda da est, in un contesto di generali condizioni anticicloniche, foriere di marcata inversione termica tra collina e fondovalle. 

Come dicevamo il mese, a dispetto dei suoi soli 7 giorni di pioggia (contro i 9 normalmente attesi), è risultato assai piovoso con un surplus sulla media climatica di riferimento nell’ordine del +50/60% a seconda delle zone. La quasi totalità delle stazioni chiantigiane della rete SIR-CFR supera di slancio i 100mm di totale mensile, fino a sfiorare i 150mm nelle stazioni più a ridosso dei Monti del Chianti (Lamole, Radda, Gaiole). Almeno tre gli impulsi perturbati molto incisivi: quello del giorno 2 (mediamente il giorno più piovoso nelle nostre zone con accumuli diffusamente tra i 30-40mm) e i due consecutivi prevalentemente notturni del 20-21 e 21-22, al termine dei quali, causa anche l’ormai pressoché totale saturazione dei terreni, già estremamente provati da un novembre da record, si sono avute (oltre al consueto corredo di piccole frane e smottamenti) di nuovo importanti piene dei corsi d’acqua maggiori delle nostre zone, pur senza raggiungere le criticità registratesi lo scorso 17 novembre. 

Andamento meteo climatico mese di DICEMBRE 2019

Report Analisi Meteo NOVEMBRE 2019

Mese autunnale e mese piovoso per antonomasia novembre mantiene fede al suo ruolo risultando uno dei mesi di novembre più piovosi di sempre nella nostra zona, di sicuro il più piovoso degli ultimi 50 anni in diverse località chiantigiane. 

Dal punto di vista termico invece il mese, con uno scarto di +0,5°c. rispetto alla media climatica di riferimento, risulta quindi nel suo complesso un po’ più caldo del normale in collina (l’anomalia termica positiva è invece più accentuata a valle), a causa soprattutto della terza decade del mese abbondantemente sopra i valori normali di quasi +3°c.; le due decadi precedenti erano risultate invece più o meno in linea con i valori attesi per le temperature MIN, addirittura leggermente sotto per le temperature MAX. La pressoché totale assenza del fenomeno di inversione termica che garantisce notti ben più fredde a valle, in presenza di condizioni di stabilità atmosferica, e i reiterati afflussi perturbati prevalentemente a carattere sciroccale hanno determinato, come detto, uno scarto positivo ancora maggiore, rispetto alle medie climatiche di riferimento, per le quote più basse e in pianura in genere. Il giorno più caldo è stato ovunque il giorno 3, quello più freddo è stato il 9 in collina e il 10 a fondovalle.

Per quanto riguarda le piogge, abbiamo già detto che si è trattato di un mese record. I ben 20 giorni di pioggia (solo l’ottobre ’92 fu capace di tanto!!) registrati mediamente sul nostro territorio in questo mese, a fronte dei 10 normalmente attesi, hanno fruttato un cumulato totale che, nella minore delle ipotesi rappresenta, quasi ovunque, almeno il doppio della media climatica mensile di riferimento, ma in alcune zone tale valore è stato quasi triplicato: praticamente come se ci fossero stati tre novembre in uno solo! In molte stazioni di rilevamento chiantigiane, questo novembre è stato in assoluto il più piovoso degli ultimi 50 anni, e ovunque  è comunque risultato quanto meno tra i più piovosi di sempre, insieme al novembre 2000, in alcuni casi persino superiore al tristemente noto novembre ’66. Nelle nostre zone solo il mese di ottobre ‘92 ha registrato generalmente valori superiori a questo novembre, ma quando si parla di quell’ottobre, si parla del mese in assoluto più piovoso di sempre per molte zone della nostra regione. 

I giorni più piovosi sono stati il 5 e il 17 a seconda delle zone. Gli accumuli maggiori si sono registrati nelle stazioni a ridosso o sulle pendici dei Monti del Chianti, e in generale nella parte centro meridionale del Chianti stesso; accumuli minori invece nelle stazioni più a nord e in generale nel Chianti fiorentino. Per il dettaglio degli accumuli record di questo mese, rimando comunque alla tabella allegata. Tutta questa pioggia non poteva ovviamente non lasciare traccia, sotto forma di allagamenti, smottamenti, strade interrotte, e straripamenti di torrenti e corsi d’acqua minori. Il giorno più critico è stato in questo senso il giorno 17 quando si sono registrate importanti piene sia dell’Elsa, esondata pesantemente nelle campagne tra Poggibonsi e Certaldo, sia dell’Arno, che a Empoli ha raggiunto un livello di soli pochi cm inferiore rispetto alla piena del 31 ottobre ’92, la più importante dopo quella disastrosa del ’66.

Report Analisi Meteo OTTOBRE 2019

Mese di ottobre molto mite, con solo la prima decade in linea con i valori attesi. Seconda e terza decade invece con scarti positivi crescenti rispetto alle medie di riferimento, fino addirittura ai quasi 4 gradi sopra media dell’ultima decade del mese. Ottobre nel suo complesso chiude ben 2°c. sopra la media trentennale di riferimento, con uguale contributo sia delle temperature MAX che delle MIN. In collina è risultato essere il secondo ottobre più caldo degli ultimi trent’anni: più mite solo il 2001. Il giorno più caldo è stato il 22 quando si sono toccate temperature MAX in molti casi da record per la terza decade di ottobre: oltre i +27°C. sono andate Barberino, Greve, Gaiole, Sambuca, Castelnuovo Berardenga, ma temperature oltre i +25°c. si sono registrate anche in alta collina, oltre i 500mt di altezza (Castellina, Lamole). Il giorno più freddo è stato invece il giorno 3, proprio ad inizio mese quindi, ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta mitezza di questo ottobre.

Per quanto riguarda le piogge il cumulato mensile raccolto rappresenta mediamente circa l’80% del valore climatico di riferimento per queste zone. I giorni di pioggia sono stati in tutto 7, a fronte degli 8 normalmente attesi. Solo due le stazioni chiantigiane che hanno registrato un accumulo mensile a tre cifre, ovvero Radda e Gaiole in Chianti, entrambe di pochi mm oltre la soglia dei 100mm. Nel complesso ha piovuto un po’ di più nel Chianti senese rispetto a quello fiorentino, ed i giorni più piovosi sono stati, a seconda delle zone, il 15, il 24 o il 31. Accumulo MAX giornaliero registrato a Gaiole in Chianti il giorno 15 con 44mm.

Andamento meteo climatico mese di OTTOBRE 2019
Andamento meteo climatico mese di OTTOBRE 2019

Report Analisi Meteo SETTEMBRE 2019

Primo mese autunnale decisamente poco autunnale e piuttosto invece un proseguimento della stagione estiva come del resto è spesso accaduto negli ultimi anni. 

Temperature sopra norma in tutte e tre le decadi, ma particolarmente calda è risultata quella centrale dove gli scarti rispetto ai valori climatici di riferimento sono stati di oltre 3°c. per le temperature MAX e di oltre 2°c. per le MIN. Il mese nel complesso ha chiuso con medie superiori ai valori climatici attesi di circa +1,5°c. sia nei valori MAX che in quelli MIN. Con una temperatura media mensile di +21°c. registrata alla stazione CFR di Barberino val d’Elsa, questo settembre, in collina, si colloca al quarto posto tra i settembre più caldi degli ultimi 30 anni. Il giorno mediamente più caldo è stato ovunque il giorno 1, quello più freddo è stato il 22 (giorno piovoso) per le zone collinari, mentre è risultato essere il 21 per il fondovalle, grazie soprattutto alle basse temperature MIN della mattina registrate quel giorno soprattutto al piano. 

Per quanto riguarda le piogge anche questo mese si sono fatte desiderare. A dire il vero gli episodi non sono mancati e i 5/6 giorni di pioggia mensili, registrati a seconda delle zone, sono in linea con le 6 giornate piovose normalmente attese per questo mese. Ciò non di meno i quantitativi sono stati quasi sempre assai modesti, nell’ordine dei pochi mm ad episodio, e solamente nelle giornate del 22 e 23 si sono registrati diffusamente accumuli a doppia cifra. Il mese in buona sostanza chiude quindi con un deficit medio del 35-40% per le nostre zone e finisce per essere l’ottavo mese di settembre più secco degli ultimi 30 anni.

Andamento meteo climatico mese di settembre
Andamento meteo climatico mese di settembre

Report Analisi Meteo AGOSTO 2019

Mese caratterizzato da prevalenti condizioni anticicloniche con giornate stabili e calde, soprattutto nella sua prima metà. Un po’ più movimentata la seconda parte del mese con episodi temporaleschi che hanno interessato a macchia di leopardo anche la nostra zona, anche se termicamente il contesto è rimasto molto caldo con conseguenti condizioni di afa diffusa. Nel complesso il mese chiude con una temperatura media che si attesta sui 26°c. (circa 2 gradi sopra il valore climatico atteso) con maggior contributo delle temperature MIN (scarto di +2,3 rispetto ai valori di riferimento), rispetto alle MAX (+1,5); tutte e tre le decadi del mese finiscono inevitabilmente sopra media termica. E’ il sesto mese di agosto più caldo degli ultimi 30 anni. Il giorno più caldo del mese è stato il giorno 11 con temperature MAX che a fondovalle hanno raggiunto diffusamente i 36/37°c. e fino a 33/34°c. in alta collina; quello più freddo è stato ovunque il giorno 15.

Dal punto di vista pluviometrico il mese ha fatto registrare un deficit medio di circa il 20%, rispetto ai valori attesi, ma il dato varia notevolmente a seconda delle zone, in virtù della spiccata origine temporalesca delle precipitazioni: si va infatti dagli oltre 50mm mensili di Lamole e Castelnuovo Berardenga (addirittura oltre 60mm registrati a Brolio!), fino ai 10-15mm mensili delle zone “più sfortunate” e meno privilegiate dai fenomeni temporaleschi come Greve e Montespertoli. Il giorno mediamente più piovoso nelle nostre zone è stato il giorno 22, ma temporali anche forti si sono avuti anche nei giorni 23 (centrati in pieno Lamole e Poggio alla Croce), 24, 25, 26, 28 (Brolio), 30 (Castelnuovo Ber.ga) e 31 (Castellina). I giorni di pioggia in totale sono stati mediamente 5, a fronte dei 4 climaticamente attesi per questo mese. 

Andamento meteo climatico mese di Agosto

Report Analisi Meteo LUGLIO 2019

Luglio si conferma ancora una volta il mese estivo per eccellenza. Malgrado due passaggi perturbati importanti, uno a metà mese, l’altro, ancora più incisivo , verso la fine, il mese ha goduto in prevalenza di condizioni stabili e soleggiate. Molto calda la prima decade (scarto positivo di oltre 3°c. rispetto alla media climatica di riferimento), che ha risentito dello strascico afoso della feroce ondata di calore di fine giugno. Sostanzialmente in linea con i valori attesi invece la seconda decade, seppur “disturbata” dall’evento di metà mese. E di nuovo calda la terza (scarto di +1,5°c. rispetto alla media climatica), che, seppur “ferita” profondamente dall’evento perturbato del 27-28, ha comunque fatto registrare i valori picco del mese (in alcuni casi da record) nei giorni 24 e 25. Il mese nel suo complesso, con uno scarto di +1,6°c rispetto al suo valore climatico di riferimento, chiude tra i più caldi degli ultimi 30 anni: nella nostra zona più caldi sono stati solamente quello del 2006 e quello del 2015. Il maggior contributo all’anomalia positiva dato da parte delle temperature MIN notturne (+2,1), rispetto alle MAX diurne (+1,1) è sintomo di notti spesso afose. Il giorno più caldo è stato,  sia in collina che a fondovalle, il giorno 25, con valori notevolissimi soprattutto per le MAX, in alcuni casi da record per luglio: vedi tabella relativa sotto. Il giorno più freddo è stato ovunque il giorno 15.

Ciò non di meno il mese di luglio è stato anche assai piovoso, con 6-7 giorni di pioggia a seconda delle zone (contro i 3 giorni climaticamente attesi per il mese) e con un cumulato totale mensile ovunque abbondante, addirittura da record per luglio in alcune stazioni di rilevamento, grazie soprattutto all’evento del 27/28. Questo importante evento perturbato è stato foriero di temporali diffusi nella nostra zona che localmente hanno assunto caratteristiche di vero e proprio nubifragio (più di 100mm in due ore a Greve in Chianti nel pomeriggio del giorno 27), dando origine a qualche criticità locale per esondazioni di fossi e torrenti e cadute di alberi per il vento. Vedi il grafico sotto per il dettaglio degli accumuli nelle varie stazioni di rilevamento della zona, dove si evince come sia stato il Chianti fiorentino ad essere colpito maggiormente, in special modo nella giornata del 27 e come il Chianti senese abbia generalmente registrato accumuli inferiori e principalmente imputabili alla giornata del 28.