

Il mese di maggio, ultimo mese primaverile, ha chiuso leggermente sopra media per quanto riguarda le temperature, e leggermente sotto media (seppur con locali eccezioni, sia in negativo che in positivo) per quanto riguarda le precipitazioni. Il mese nel suo complesso, dal punto di vista termico, presenta uno scarto positivo dalla media di riferimento di +0,6°c., da imputare quasi unicamente alle temperature MIN, risultate oltre un grado superiori alle medie, con le MAX che, per contro, sono risultate sostanzialmente in linea con i valori attesi. Ad una prima decade prevalentemente stabile e soleggiata, ha fatto seguito una seconda decade più dinamica e perturbata, seguita di nuovo da condizioni prevalentemente anticicloniche in terza decade, seppur con disturbi perturbati crescenti verso fine mese. Il giorno mediamente più caldo è stato ovunque (sia in collina che a fondovalle) il giorno 14, quello più freddo il 29.
Dal punto di vista pluviometrico il mese di maggio raccoglie mediamente circa 55mm per quanto riguarda il chianti fiorentino, generalmente più privilegiato dalle precipitazioni in questo mese, e circa 35mm per quanto riguarda il chianti senese. Tali valori rappresentano rispettivamente circa l’80% e il 50% della pioggia attesa per questo mese, ma trattasi però, come già detto, di dati piuttosto disomogenei tra le varie stazioni, stante la natura spesso temporalesca dei fenomeni che hanno interessato la nostra zona. I giorni di pioggia sono stati 7-8 a seconda delle zone, in linea con i normali valori di riferimento. Il giorno più piovoso è stato quasi ovunque il giorno 19, con fenomeni temporaleschi sparsi un po’ in tutta la nostra zona, ma che si sono accaniti soprattutto nella zona di Barberino-Tavarnelle, con quest’ultima centrata in pieno, come testimoniano i ben 61mm registrati quel giorno alla locale stazione cfr.
Secondo mese primaverile che termina leggermente sopra media termica e relativamente poco piovoso. A seguito del fronte freddo di fine marzo, si sono instaurate prevalenti condizioni anticicloniche, foriere di bel tempo stabile, con temperature diurne gradevoli (qualche gelata mattutina nei primi giorni del mese) e ottima visibilità. Condizioni che si sono protratte fino a circa metà mese. Un breve passaggio perturbato tra il 13 e il 14 ha portato le prime precipitazioni del mese sulle nostre zone, ma con accumuli di pochi mm. Un più sostanzioso peggioramento poi a fine seconda decade e infine un ultimo il giorno 28, completano il panorama della scarsa dinamicità di questo mese, solitamente molto più generoso quanto a fenomenologia e cambi di passo. Il mese ad ogni buon conto chiude leggermente sopra media termica (+0,6°c.), con la decade centrale di quasi due gradi oltre il suo valore normale, controbilanciata però dalle altre due, rispettivamente poco sopra e poco sotto il loro valore di riferimento climatico. Il giorno più freddo è stato ovunque il giorno 1, quello più caldo è stato il 10 per le stazioni collinari, mentre sono stati il 19 e il 30, con poca differenza a seconda delle zone, per il fondovalle.
Per quanto riguarda l’aspetto pluviometrico, come detto, il mese di aprile non ha eccelso: con un bottino medio mensile, per le nostre zone, di circa 50mm ha di fatto raccolto solo il 60% del quantitativo di pioggia normalmente atteso. Il tutto grazie a soli 4 giorni di pioggia, invece dei normali 9 previsti dalle medie climatiche di riferimento. Il giorno più piovoso è stato quasi ovunque il giorno 20, quando sono caduti diffusamente oltre 20mm di pioggia nelle nostre zone; discreti accumuli anche per il 28, seppur distribuiti in maniera molto più irregolare.
Mese di marzo in linea con i valori attesi, sia per quanto riguarda le temperature che per quanto riguarda il regime pluviometrico. Stante i primi due mesi dell’anno molto miti, il primo mese primaverile è risultato nel complesso addirittura più freddo di febbraio e solo poco più mite di gennaio. Lo scarto della temperatura media del mese rispetto al valore climaticamente atteso è di -0,5°c., leggermente sotto media quindi, quasi ad esclusivo merito delle MAX che sono risultate di un grado circa sotto i valori attesi, a fronte di temperature MIN invece in linea con la norma. Ad una prima decade essenzialmente perturbata, dove si sono concentrate la quasi totalità delle precipitazioni del mese, finita in media termica, ha fatto seguito una seconda decade prettamente primaverile con giornate soleggiate e temperatura di circa due gradi sopra i valori normali. Il giorno 23 un importante irruzione di aria fredda da NE ha portato prima cieli sereni e diffuse gelate specie a fondovalle, poi a seguire addirittura un po’ di neve il giorno 25 e soprattutto un generale abbassamento delle temperature, con la decade che ha chiuso di ben 3°c. sotto media termica. I giorni più freddi del mese sono stati proprio quelli del 24 per le stazioni di fondovalle, dove in alcuni casi si sono registrate MIN intorno a -5 (Greve e Gaiole), e del 25 (il giorno della neve) per le stazioni collinari. Il giorno più caldo è stato invece ovunque il giorno 19.
Per quanto riguarda le precipitazioni, come detto, queste sono risultate perfettamente nella norma, con una media di circa 60mm mensili per le nostre zone, distribuite in 7 giorni di pioggia (a fronte dei 7 normalmente attesi per questo mese), ma essenzialmente concentrate nella prima decade del mese. Il giorno più piovoso è stato ovunque il giorno 2 con circa 20-25mm caduti diffusamente sulle nostre zone, ma con locali picchi anche oltre i 30mm, registrati a ridosso della dorsale dei Monti del Chianti (Lamole, Radda, Gaiole). Piccolo cenno anche alla neve che, assente ingiustificata per tutto l’inverno, è caduta la mattina del giorno 25, imbiancando con un leggero velo il paesaggio in diverse zone collinari del Chianti sui 300-400mt di altezza; la precipitazione è risultata leggermente più intensa sugli estremi rilievi settentrionali del Chianti fiorentino dove in alcuni casi si è potuto misurare, localmente, un pur effimero spessore al suolo di 1-2cm.