La natura estrema dei buchi neri li rende affascinanti e al tempo stesso terribili. La loro descrizione pone più dubbi che certezze e questo alimenta il mistero che li avvolge. Sono visti come divoratori di stelle, dalla massa enorme, nulla può sfuggire loro nemmeno la luce e quel vortice nero che porta chissà dove lo fa temere ancor di più. Ci si domanda se ce ne sono vicino a noi, forma meno diretta del chiedere se la sorte di esserne risucchiati può toccare a noi.
In occasione del Premio Nobel 2020 dato a fisici e astrofisici che hanno studiato i buchi neri, formulandone la natura relativistica e evidenziandone la presenza per la prima volta nel centro della nostra Galassia, questa conferenza dal tono colloquiale e accessibile a tutti vuole offrire alcune risposte alle tante domande che generalmente le persone pongono.
I buchi neri non saranno meno temibili dopo la conferenza, ma avremo migliore conoscenza di cosa sono, come sono fatti, come funzionano e soprattutto se esistono e dove sono.
Relatore
Emanuele Pace Università degli Studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Moderatore
Lorenzo Betti Università degli studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Modalità di connessione al Live Streaming:
La conferenza si terrà in modalità live streaming sul canale Youtube dell’Osservatorio. Queste le modalità per connettersi ed intervenire:
22 Maggio 2020 – h 21:30 in live Streaming Youtube
Relatore: Marco Monaci – Università di Pisa
Descrizione: 1964. Penzias e Wilson sono incaricati dai Bell Labs di scoprire cosa sono le interferenze che affliggono le telecomunicazioni intercontinentali. Una volta eliminate tutte le ipotesi più semplici, non rimane che ammettere (per quei tempi) l’impossibile: l’Universo è un fortissimo emettitore radio, e quel segnale con un periodo di 23 ore e 56 secondi arriva direttamente dal Big Bang. 1970: Wilson scopre una fortissima emissione radio millimetrica che arriva dalla Nube di Orione. Viene scoperto il monossido di carbonio nell’universo. 2019: usando i dati di Hubble si pone fine ad un problema di oltre mezzo secolo. Gli strani e sconosciuti assorbimenti interstellari negli spettri ottici sono causati da una pletora di molecole organiche che occupano il mezzo interstellare, fra cui i fullereni. In questa conferenza approfondiremo il ruolo della radioastronomia nello studio del mezzo interstellare, un luogo talmente affascinante dai misteri che ancora custodisce.
Modalità di connessione al Live Streaming: La conferenza si terrà in modalità live streaming sul canale Youtube dell’Osservatorio. Queste le modalità per connettersi ed intervenire:
2. Connettersi al link dell’evento a partire dalle 21:30 del 22 Aprile:Blackout! Il cielo nascosto della radioastronomia – YouTube 3. Il pubblico potrà intervenire alla conferenza facendo domande al relatore nella chat al lato del video.
Descrizione: Proprio quando in Occidente veniva introdotta la riforma gregoriana del calendario, che è tuttora in vigore, e Galileo faceva le scoperte che rivoluzionarono l’astronomia, il millenario calendario cinese aveva dei problemi che preoccupavamo molto la corte imperiale. Questo aprì le porte dell’impero celeste ai missionari gesuiti che con le loro conoscenze e con l’aiuto di astronomi occidentali contribuirono sostanzialmente alla riforma del calendario cinese nella prima metà del XVII secolo. Questa storia avventurosa è uno dei primi esempi di collaborazione scientifica fra mondi molto diversi.
Modalità di connessione al Live Streaming: La conferenza si terrà in modalità live streaming sul canale Youtube dell’Osservatorio. Queste le modalità per connettersi ed intervenire:
Un incontro per conoscere gli unici Mammiferi in grado di volare, importanti bioindicatori della qualità dell’ambiente, ma ancora oggi oggetto di pregiudizi e false credenze. Con Simone Vergari e Gianna Dondini, chirotterologi, scopriremo la biologia di questi affascinanti animali, sfatando leggende, paure e luoghi comuni tuttora radicati.
a cura di Simone Vergari e Gianna Dondini Museo Naturalistico Archeologico Appennino Pistoiese
ATTENZIONE! Ritrovo al parcheggio, un operatore vi accompagnerà fino all’ osservatorio, ricordiamo che il percorso pedonale attraverso il bosco è stato chiuso perché pericoloso.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Che cosa sono le onde gravitazionali, come sono state rivelate nel 2015, 99 anni dopo la previsione di Einstein, cosa ci possono dire in un prossimo futuro.
Carlo Bradaschia INFN VIRGO
INGRESSO LIBERO
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
L’arte ha spesso rivolto il suo interesse verso soggetti tratti dall’osservazione del cielo. In questa conferenza vedremo gli aspetti scientifici di diversi fenomeni astronomici, confrontandoli con le rappresentazioni che pittori, scrittori e musicisti hanno usato per la loro descrizione, e parallelamente cercheremo di capire come l’osservazione del cielo e la sua comprensione abbiano influenzato le rappresentazioni artistiche nel corso dei secoli.
INGRESSO LIBERO
Con EMILIANO RICCI, SOCIETÀ ASTRONOMICA FIORENTINA – SOCIO FONDATORE
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Lunedi 6 Maggio ore 21.30, serata speciale di approfondimento e osservazione diretta del buco nero di M87
Serata riservata ai soci Amici OPC (è possibile fare la tessera in loco)
Con la collaborazione del professore Ruggero Stanga del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’ università di Firenze, parleremo del mistero dei buchi neri e cercheremo di fotografare tramite il grande telescopio dell’ osservatorio, il getto di materia che proviene dal centro della galassia M87.
La serata si svolgerà in due momenti. Una prima parte in forma di lezione, dove il professor Ruggero Stanga ci parlerà di cosa sappiamo sui buchi neri, e della incredibile ricerca che ha portato alla prima conferma diretta della presenza di un buco nero in M87.
Una seconda parte, dove saliremo in cupola per tentare di fotografare il getto superluminare che si estende per 5000 anni luce dal centro della galassia tramite il telescopio Marcon da 80 cm (il più grande della toscana), l’ ipotesi che il getto provenisse da un buco nero super massiccio è stata infatti confermata dalla famosa immagine apparsa su tutti i media che ritrae proprio il buco nero dal quale ha origine il getto.
Il getto che tenteremo di fotografare è quindi una testimonianza diretta dell’ attività del buco nero centrale appena scoperto.
L’ evento è riservato ai soci dell’ associazione Amici dell’ OPC, ma è possibile fare la tessera associativa direttamente all’ osservatorio prima dell’ inizio dell’ evento.
LA TESSERA
La tessera ha un costo annuo di 20 Euro, e permette oltre all’ accesso a queste tipologie di serate anche una serie di privilegi, come:
Assistere alle attività tecnico scientifiche che avvengono all’ osservatorio, come la ricerca degli esopianeti, o lo sviluppo tecnico della strumentazione presente e futura.
Coltivare la propria passione insieme agli altri associati, formare gruppi di lavoro o di interesse, creare eventi personalizzati su temi specifici.
Accedere alle tecnologie, all’ esperienza e ai materiali didattici presenti all’ OPC per accrescere la propria cultura, per fare nuove esperienze, oppure per semplice curiosità.
Partecipare ad eventi speciali riservati agli “Amici dell’ OPC”, come serate di osservazione astronomica o astrofotografica, passeggiate nel parco o alle attività del gruppo meteo e tanto altro.
Tariffe scontate per gli eventi a pagamento, priorità nelle prenotazioni, aggiornamenti costanti su gruppo WA, accesso gratuito alle attività OPC.
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Giovedi 11 Aprile 2019 dalle ore 21:30, “Siamo tutti un po’ lunatici” (La conquista della Luna fra storia e tecnologia) con Giampaolo Preti Osservatorio Astrofisico da Arcetri
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
INGRESSO LIBERO
Vogliamo ripercorrere insieme la storia della conquista della Luna, gustando alcuni filmati d’epoca che ci permetteranno di farci sentire per qualche istante degli esploratori spaziali, vivendo le ansie e le emozioni di quei momenti. Alcune frasi sono diventate storiche: non era solo Armstrong che stava facendo un passo storico, era l’uomo, eravamo tutti noi, alla scoperta del nuovo e dell’incognito. Ciò che oggi sembra facile negli anni ’60 era la frontiera dell’estremo, sia per l’uomo che per le tecnologie applicate.
Cercheremo di approfondire le difficoltà affrontate dai progettisti dei programmi spaziali e le relative soluzioni escogitate per comprendere come sono state generate quelle innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto sui successivi programmi spaziali ed anche nel nostro quotidiano; migliaia di brevetti, prodotti ad alta tecnologia sviluppati in tempi ridotti.
Come è stato detto, “nel carrello della spesa c’è sempre un po’ di spazio”, nel senso che l’evoluzione tecnologica sviluppata a partire dal programma Apollo e quindi per i successivi programmi spaziali ha migliorato sensibilmente la nostra vita, al punto da diventarne un elemento basilare. Accenneremo sia ai prodotti che ai programmi spaziali che ci aiutano ogni giorno.
Dopo il programma Apollo ci soffermeremo sulla storia più recente dell’esplorazione lunare, fino ai giorni nostri. La notte dello sbarco sulla Luna la diretta televisiva fu seguita da 600 milioni di persone; dopo il primo sbarco la Luna ha perso il suo interesse mediatico, al punto che due ulteriori missioni Apollo (la 18ma e la 19ma) non furono effettuate anche se molti elementi erano già stati costruiti. Oggi poche persone conoscono le attività in corso ed i programmi futuri.
Nuovi attori sono apparsi: India, Cina e recentemente Israele hanno lanciato missioni spaziali verso la Luna. Analizziamo brevemente le motivazioni che hanno spinto tutte queste nazioni a lanciarsi nei programmi di esplorazione planetaria.
Ma la Luna è il nostro satellite ed è il corpo celeste a noi più vicino: è quindi naturale che l’esplorazione umana dello spazio preveda un avamposto sulla Luna. Le idee ci sono, ma le difficoltà non mancano: scopriamo quali sono i motivi del ritardo per la nuova esplorazione lunare.
Buona Luna a tutti!
Giampaolo Preti:
Giampaolo Preti è laureato in Fisica ed ha un PhD in Ottica; attualmente è libero professionista e collabora con Università di Firenze ed ANLA Onlus.
Ha lavorato come dipendente di Finmeccanica – Leonardo per oltre trent’anni. Inizialmente ha svolto attività di progettazione elettronica e micro-onde per strumentazione biomedicale e per sistemi automobilistici. Dal 1991 al 2016 si è occupato di attività spaziali nella Divisione Sistemi Avionici e Spazio, Linea di Business Spazio dove ha ricoperto vari ruoli come responsabile di sistemisti, program manager, Chief Technology Officer e Responsabile del Business Istituzionale (Marketing & Sales), partecipando a numerose missioni di esplorazione planetaria.
Esperienza professionale di Giampaolo Preti
Detiene tre brevetti: per apparati radar anticollisione (radar a breve distanza), per sensori radar in ausilio al parcheggio dei veicoli e per un sistema di monitoraggio dell’inquinamento ambientale nel sottosuolo.
E’ autore di oltre 75 pubblicazioni e autore o co-autore di oltre 500 documenti aziendali.
Posizioni professionali occupate:
•Collaboratore senior Università di Firenze, Dip.to Fisica: da Febbraio 2019
•Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (ANLA) Onlus: membro del direttivo sede Regione Toscana dal 2018
•Seniores Leonardo: membro del Comitato di Presidenza dal 2014
•SIOF: membro del Comitato di Presidenza dal 2013 al 2016
•SPIN-IT: Rapporteur dell’attività di Exploration DA7 dal 2012 al 2016
•FOTONICA 2012: membro del Comitato Esecutivo
•Eurospace: co-Chair del Technology Policy Working Group (2011-2016), membro dei Working Group R&D, Security & Defence, GMES and Exploration dal 2008 al 2016
•OPTRO 2005: membro del Comitato Scientifico e Chairman di due sessioni
•6FP Application Area 3 (MNT): valutatore di proposte (2 volte)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdi 8 Marzo 2019 dalle ore 21:30, “Scienziate da Nobel” con Elena Amato e Edvige Corbelli INAF Osservatorio Astrofisico da Arcetri
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
Scienziate da Nobel
Abstract: In questa serata verra’ presentato il contributo di alcune figure femminili nella storia della scienza, contributo spesso rimasto nascosto e non riconosciuto.
Vi aspettiamo !
INGRESSO LIBERO
Approfondimento:
Nella storia dell’astronomia le figure femminili sono spesso associate
a ruoli che forse oggi reputiamo “secondari”: si occupano di assistere
gli astronomi ai telescopi, di calcolare, di scrutare lastre fotografiche,
accontentandosi di bassi salari. Nonostante tutto l’universo ha rivelato
loro importanti segreti quali la sua grandezza, la diversita’ fra i
colori di stelle
lontane e l’esistenza della materia oscura che conosceremo piu’ da vicino.
Oltre ai numerosi contributi nascosti delle donne allo sviluppo delle
scienze,
esistono casi di scienziate al cui lavoro si e’ deliberatamente negato
il riconoscimento
che avrebbe meritato. Alcuni dati fanno riflettere. A partire
dall’istituzione del premio
Nobel nel 1901, sono stati assegnati in tutto 590 premi per un totale di
935 individui
premiati. Solo 52 dei vincitori sono donne: il 5,5% del totale. Se
consideriamo solo i
premi per la Fisica, su 210 premiati solo 3 sono donne: l’1,4%. Le donne
hanno particolari
difficolta’ a raggiungere l’eccellenza in questa disciplina, oppure la
spiegazione e’ un’altra?
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdi 15 febbraio 2018 dalle ore 21:30, 5° incontro: “C’è molto Spazio nel carrello della spesa” con Ginevra Trinchieri INAF Brera e presidente della Società Astronomica Italiana
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
I mille volti delle galassie
Le galassie sono i mattoni dell’universo, ci permettono di studiarne la struttura, ricostruire il passato e forse anche capirne il futuro. Ma come tutti i corpi celesti hanno molti aspetti, e devono essere guardate con “occhi” speciali che, mostrando quello che i nostri occhi non percepiscono, ci aiutano a carpire i segreti dell’Universo.
Vi aspettiamo !
INGRESSO LIBERO
CALENDARIO dei prossimi incontri:
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdi 18 gennaio 2018 dalle ore 21:30, 4° incontro: “C’è molto Spazio nel carrello della spesa” con Giampaolo Preti (Università di Firenze)
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
Anche se non siamo astronauti il nostro quotidiano è fortemente dipendente dallo “spazio”, dai suoi programmi e dalle tecnologie che, sviluppate per applicazioni spaziali, sono diventate di uso comune, spesso divenendo indispensabili.
Magari non lo sappiamo, ma anche sulla nostra tavola ci sono cibi elaborati in primo luogo per uso spaziale: alcuni esempi? Il chewingum senza zucchero, i cibi liofilizzati, i sistemi per la depurazione dell’acqua.
Tramite questa conferenza scopriremo le ricadute che ha avuto la ricerca spaziale nella nostra vita di tutti i giorni, e capire anche perché è cosi importante investire in questo tipo di attività !
Vi aspettiamo !
INGRESSO LIBERO
APPROFONDIMENTO
Ma come è accaduto tutto questo? Il primo, fortissimo impulso allo sviluppo delle tecnologie spaziali è stato dato dal programma Apollo. Un programma ambizioso, per il quale la NASA ha potuto usufruire di notevoli fondi con l’obiettivo di far vincere la sfida dell’uomo sulla Luna agli Stati Uniti. Raggiunto il risultato, terminato il programma Apollo negli anni 70’, le attività spaziali sono state orientate verso obiettivi più legati alle necessità del genere umano, al miglioramento delle condizioni di vita e, non ultimo, ad un aumento della conoscenza scientifica.
Un esempio concreto dei risultati del programma Apollo sono i centosessantamila brevetti in oltre trentamila oggetti scaturiti dal programma. Secondo gli analisti della Nasa, ogni dollaro investito nella corsa verso la Luna ne ha generati almeno tre in ricadute economiche negli anni successivi.
Possiamo quindi affermare che lo spazio rappresenta un settore fondamentale con importanti ricadute nello sviluppo delle economie e nella crescita delle nazioni. Tenuto conto di quanto affermato in precedenza, risulta facile rispondere alla domanda:
“Lo spazio richiede investimenti importanti: ma questo sforzo è necessario? Quale ritorno culturale e pratico si ottiene dalle risorse investite?”
Lo scopo ultimo delle attività spaziali è certamente quello di migliorare la nostra vita quotidiana.
È tuttavia opportuno illustrare ampiamente sia i nuovi programmi spaziali che le tecnologie sviluppate per essi al fine di permettere il migliore e completo uso delle opportunità offerte. Questo compito informativo dovrà essere svolto da tutte le persone depositarie di questa conoscenza, scienziati e addetti alle attività spaziali.
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
2° incontro: ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” con Emanuele Pace (Università di Firenze)
Venerdì 9 Novembre 2018 h. 21,30 INGRESSO LIBERO
La missione spaziale ARIEL è stata selezionata dall’ESA con lo scopo di studiare per la prima volta le atmosfere di mondi lontani, di pianeti che orbitano intorno ad altre stelle. Grazie alla sua grandissima sensibilità saremo in grado di definire la composizione chimica delle atmosfere per capire come è fatto il pianeta e quali elementi importanti lo compongono.
Facile immaginare che queste informazioni potranno indicare attività geologiche, condizioni climatiche particolari e magari anche assenti nel Sistema Solare. La sfida più grande naturalmente sarà identificare gas in traccia riconducibili ad attività biologica, ad eventuale presenza di forme di vita, almeno per come la conosciamo.
Una grande sfida quindi che tenterà di dare una risposta ad alcuni dei grandi quesiti che l’umanità si pone guardando il cosmo.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)
1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)
Venerdì 26 Ottobre 2018 h. 21,30 INGRESSO LIBERO
Riparte il nuovo ciclo di conferenze “Le Frontiere dell’Astrofisica”: venerdì 26 Ottobre alle ore 21,30 si parlerà di “cosmologia osservativa” insieme al Prof. Guido Risaliti dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.
La cosmologia, cioè lo studio dell’origine e dell’evoluzione dell’Universo, è diventata una scienza “osservativa”: utilizzando i moderni telescopi è possibile ottenere informazioni sull’Universo primordiale, sulla sua evoluzione, sulla quantità totale di materia ed energia di cui è composto. I principali “osservabili” che permettono di derivare queste proprietà sono la radiazione cosmica di fondo, le supernovae, la distribuzione delle galassie.
Questi studi hanno portato alla formulazione di un “modello standard” di Universo, che contiene vari elementi al di fuori della fisica tradizionale: materia oscura, energia oscura, inflazione. Il passaggio dalle osservazioni all’interpretazione fisica è però arduo, in quanto i criteri del metodo scientifico tradizionale non sono pienamente rispettati. Possiamo quindi definire l’attuale approccio alla comprensione dell’evoluzione dell’Universo propriamente “scientifico”?
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdì 31 agosto 2018 ore 21:30 in occasione dell mostra fotografica di Etienne Pierart: “Il silenzio dei Poli”
CONFERENZA PUBBLICA “Antartide e ghiaccio: la lunga storia dei cambiamenti climatici”
E’ Valter Maggi, professore di Scienze dell’Ambiente e del Territorio all’Università di Milano – Bicocca, protagonista della serata alla guida della conferenza Antartide e ghiaccio: la lunga storia dei cambiamenti climatici.
L’iniziativa si inquadra nella mostra che espone alcuni dei capolavori del foto-repoter belga Etienne Pierart. Il silenzio dei Poli, apertafino al 16 settembre, è curata dalla storica dell’arte Giada Rodani.
Nel corso della conferenza Valter Maggi “racconterà” i risultati delle ricerche da lui condotte in Antartide, attraverso le quali è arrivato a ricostruire la storia del clima, ad analizzare la sua evoluzione storica, facendo in parallelo dei confronti con il presente e delle proiezioni per il futuro.
Al termine seguirà l’osservazione del cielo con i telescopi.
INGRESSO GRATUITO
Non è richiesta la prenotazione Non è prevista una visita pubblica all’Osservatorio.
Valter Maggi è Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Milano-Bicocca. Svolge attività di ricerca nei settori climatici e paleoclimatici, studiando l’evoluzione nel tempo del particolato atmosferico contenuto nei depositi di ghiaccio con riferimento alle sue sorgenti e ai meccanismi di trasporto e deposizione. L’attività ha riguardato l’Emisfero Sud, nei rapporti tra l’Antartide Orientale e le masse continentali del Sud America e dell’Australia; il Bacino del Mediterraneo, con riguardo ai trasporti dalla Pianura Padana e dal Nord Africa; le aree dell’Europa Orientale, con particolare riguardo all’area del bacino Pannonico.
E’ responsabile dell’Unità Operativa locale del progetto PNRA “Paleoclima e paleoambiente dalla stratigrafia chimica e fisica di carote di ghiaccio”, Coordinatore Prof. Roberto Udisti (Università di Firenze), sullo studio dei campioni di ghiaccio provenienti da Dome C. Dal 2004 e’ responsabile Italiano nel progetto della UE “European Project for Ice Core in Antarctica-Marine Ice core Synchronization (EPICA-MIS)”, coordinatore il Prof. Dominique Raynaud (CNRS-Grenoble, Francia) sullo studio dei record climatici provenienti dalla perforazione di Dome C e confronto con i record marini circumantartici.
Paleoclimatologia (da Wikipedia)
è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l’andamento del clima nelle epoche passate attraverso l’utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c’è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l’ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Fonti di dati per lo studio della paleoclimatologia sono i ghiacciai (al cui interno, per carotaggio, si possono trovare residui organici come il polline, studiati dalla palinologia, o possono essere analizzati chimicamente), i fossili (organismi e piante fossili di origine marina o continentale studiati dalla paleobotanica), lo studio dei sedimenti geologici, degli anelli di crescita degli alberi (dendroclimatologia), e la stratigrafia isotopica, che si occupa di studiare le variazioni nel rapporto degli isotopi stabili di alcuni elementi chimici ritenuti indicativi.
COME ARRIVARE
All’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
24 Giugno alle ore 21:30, alla scoperta di Giove, con Adrian Fartade
La crew dell’ Osservatorio polifunzionale del Chianti è lieta di annunciare il ritorno di Adrian Fartade il 24 Giugno alle ore 21:30 con il suo spettacolo “Alla scoperta di Giove”.
L’ attore teatrale, blogger, divulgatore scientifico e oramai scrittore ci parlerà delle stranezze del nostro gigante gassoso e delle scoperte di Juno, la sonda che abbiamo lanciato nel 2011 a svelare i suoi misteri.
Vi consigliamo di venire in osservatorio con un certo anticipo e parcheggiare nell’ apposita area. In caso di maltempo, l’evento verrà spostato il 15 di luglio; ovviamente per ogni novità o variazione fate riferimento a questa pagina evento o all’ evento Facebook
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo:
Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze