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TOI-1853b: il Nettuniano più denso mai osservato

Venerdì 23 febbraio 21.30 – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Tornano “Le Frontiere dell’Astrofisica” parleremo di un mondo più piccolo di Nettuno ma molto più massiccio e denso, con qualche curioso mistero.

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Ad oltre 500 anni luce dalla Terra, è stato recentemente scoperto un esopianeta che sfida le nostre conoscenze sulla formazione planetaria: TOI-1853b, un mondo più piccolo di Nettuno ma 5 volte più massiccio.

TOI-1853b orbita la sua stella in sole 30 ore, all’interno di una zona raramente occupata dai giganti di ghiaccio, e per questo definita dagli astronomi deserto dei Nettuniani caldi.

La sua scoperta è stata possibile grazie all’osservazione dei suoi transiti con il satellite TESS, e la misura della velocità radiale stellare effettuata con il Telescopio Nazionale Galileo.

Il vero enigma, però, è la sua densità così elevata e come si sia formato.
Due sono le ipotesi principali: nasce da una collisione di diversi proto-pianeti, oppure, TOI-1853b inizialmente parte con una massa simile a Giove ed in seguito potrebbe aver perso gran parte della sua atmosfera a causa della sua interazione con la stella, esponendo il suo nucleo solido.
In futuro, l’analisi della tenue atmosfera di TOI-1853b potrebbe svelare quale ipotesi sia corretta. Se la collisione è la chiave, ci aspetteremmo acqua e altri composti volatili. Se, invece, originariamente era un gigante del gas, troveremmo una tenue atmosfera ricca di idrogeno.

Ad ogni modo, la scoperta del pianeta Nettuniano più denso di sempre ci ricorda che l’universo è pieno di sorprese e ci spinge a continuare l’esplorazione per svelare i suoi misteri nascosti.

→ Relatore
Luca Naponiello, INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino
→ Con l’introduzione di:
Ruggero Stanga, Osservatorio Polifunzionale del Chianti
→ Modera:
Lorenzo Betti, Università degli Studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti
→ COME PARTECIPARE
• Evento gratuito in presenza su prenotazione. Trovi tutte le informazioni sulla conferenza e come raggiungerci nella sezione “Biglietti”
• In diretta streaming qui:
Canale Youtube dell’OPC
https://www.youtube.com/watch?v=O-Zk7_ICs-o
Canale Youtube CaffèScienza
https://www.youtube.com/watch?v=tomkL9KSA-o
Canale Twitch dell’OPC
https://www.twitch.tv/divulgazioneopc
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Come partecipare

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Come arrivare

Lascia l’ auto al parcheggio, da li inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Porta quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo:  Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Indicazioni parcheggio:
https://goo.gl/maps/LCsDkL8VNVdD6K736

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Comete: Un viaggio alle origini del nostro Sistema Solare

Comete: Un viaggio alle origini del nostro Sistema Solare

Venerdì 1 Dicembre 21.30 – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Tornano “Le Frontiere dell’Astrofisica”. Parleremo di comete e perché sono fondamentali per comprendere l’origine del nostro Sistema Solare.

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Questi piccoli oggetti, che dalla loro formazione hanno trascorso tutta la loro esistenza molto lontano dal Sole, sono i corpi più primordiali del Sistema Solare e che quindi mantengono informazioni preziose sulle condizioni fisiche a chimiche presenti alla formazione del Sistema stesso. Inoltre si presume che le comete abbiano contribuito a portare l’acqua sulla Terra e le prime molecole complesse dalle quali si è formata la vita.

Per questo le comete sono oggetto di numerose osservazioni e missioni spaziali. Nella presentazione verrà descritto come e quando si sono formate, la loro costituzione, il loro funzionamento e risultati ottenuti da osservazioni remote e missioni spaziali delle quali sono state oggetto.

Relatore
Gian Paolo Tozzi, INAF – Osservatorio Astrofisico di Arcetri – Firenze

Con l’intervento di:
• Ruggero Stanga, Università degli Studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti
• Emanuele Pace, Direttore scientifico dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Modera:
Lorenzo Betti, Università degli Studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

COME PARTECIPARE

Evento gratuito in presenza solo su prenotazione.
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COME ARRIVARE

Lascia l’ auto al parcheggio, da li inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Porta quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo:  Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Indicazioni parcheggio:
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Luci e Colori del Cielo: Introduzione alle fotometeore

12 Maggio – h 21:30 in live dall’OPC ed in Streaming

Evento gratuito !

Relatore: Marco Meniero

Controllore del traffico aereo – Gruppo astrofili Galileo Galilei – Astrofotografo

Moderatore: Lorenzo Betti
Università degli studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Diretta Live-Streaming:
Youtube – OPC:
https://www.youtube.com/watch?v=sydFqh-MokI
Youtube – Caffè Scienza Firenze:
https://www.youtube.com/watch?v=6A10O2FjCnE
Twitch – OPC:
https://www.twitch.tv/divulgazioneopc

Descrizione Evento:

Quanti di Voi hanno visto un miraggio, un raggio verde, i cani del sole, lo spettro di Broken, le nubi iridescenti, il paraelio, il gloria, il sun pillar, il Sole a forma di omega al tramonto? Penso pochi o pochissimi. Insomma nell’atmosfera vi è una moltitudine di “luci e colori” meravigliosi che spesso sfuggono alla nostra osservazione. Ebbene l’Autore ci introduce al riconoscimento dei principali fenomeni ottici mostrandoci una raccolta di bellissime immagini delle fotometeore che potrebbe capitare di vedere nel cielo, da quelle comuni a quelle più rare e più effimere. Le foto sono accompagnate da un’esauriente descrizione circa i processi fisici che hanno dato luogo al fenomeno luminoso.
Durante l’incontro viene presentato il libro “Luci e colori del Cielo”, Ronca Editore. Si tratta di un manuale sui fenomeni ottici che si verificano in atmosfera, nella scienza e nella storia.
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Marco Meniero, controllore del traffico aereo, ama anche “controllare”, per hobby, il cielo, fermando con un click i suoi mutamenti e la sua spettacolarità.
E’ laureato in Scienze statistiche ed economiche e militare di professione: ha lavorato come “approach controller” negli aeroporti di Pisa e di Grosseto e dal 2017 presta servizio presso la Torre di Controllo dell’Aeroporto “Fabbri” di Viterbo.
E’ appassionato di astronomia, di meteorologia e di fotografia fin dai primi anni ’90 e segue le sue passioni con la moglie Andreina Ricco. Con lei ha scritto il quaderno de l’Astronomia “Luci dell’atmosfera” nel 2003. E’ autore del libro “Luci e colori del cielo”, Ronca Editore 2020
Può contare su numerosi riconoscimenti di rilievo: nel 2005 lo scatto “The Green Flash” è stato selezionato tra le top 10 migliori foto astronomiche dell’anno da Astronomy Now. Nel 2007 ha fornito immagini per la stesura del Dizionario d’astronomia Ed. Gremese Larousse. Nel 2008 gli viene affidata la realizzazione del Calendario astronomico per conto della Rivista Nuovo Orione. Nell’Ottobre 2009, per l’Anno Internazionale dell’Astronomia, ha partecipato alle celebrazioni Galileiane intervenendo ad un convegno presso Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha esposto nel 2010 presso il Saint Mary’s College nel Maryland, USA e nel 2011 presso il National Science Foundation di Arlington, Washington DC. Nel dicembre 2013 ha tenuto un seminario di fotografia presso il campus universitario Division of Space Technology di Luleä University of Technology in Svezia; ha, inoltre, collaborato alla realizzazione del libro “Kaleidoscope Sky” (Abrams Book). Nel 2017 e nel 2018 ha esposto a Pechino e Shangai. Dal 2004 ad oggi ha organizzato sedici mostre fotografiche nazionali ed eventi, tra cui lo Star Party del Silenzio 2013 con la collaborazione dell’European Astrosky Network che ha visto la partecipazione di Andrea Bocelli, Paolo Nespoli e l’astronomo Cesare Barbieri. E’ risultato vincitore del Premio Italiano Fotografia Astronomica 2013, organizzato dall’ASI, INAF ed ESA. Nel 2017, 2018, 2021 e 2023 è stato finalista al SIPA Contest. Ha collezionato numerosi piazzamenti in concorsi di fama mondiale come nel Photo Nightscape Awards.

COME PRENOTARE

Evento gratuito su prenotazione.
Inviare un’e-mail o telefonare, specificando un nome di riferimento e il numero di persone che partecipano.

La prenotazione non prevede obblighi o costi.
Telefono / Whatsapp: +39 333 119 2517 (negli orari 12:00-14:00 / 18:00-21:00)
Email: prenota@osservatoriochianti.it

COME ARRIVARE

ATTENZIONE! Siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, un operatore vi accompagnerà lungo il percorso.

Indirizzo:  Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Indicazioni stradali:
https://goo.gl/maps/LCsDkL8VNVdD6K736

L’ OSSERVATORIO

L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti (OPC) è una struttura pubblica, aperta e accessibile a carattere scientifico multi-funzionale, dedicata a ricerca, didattica e divulgazione.

Localizzato nei pressi di San Donato in Poggio nel Comune di Barberino Tavarnelle, è situato all’interno del Parco Botanico del Chianti, un ambiente spontaneo e selvaggio che vive in uno splendido equilibrio tra natura, storia e attività dell’uomo.


L’OPC è aperto al pubblico con eventi, manifestazioni, corsi, conferenze, giornate di apertura e visite su prenotazione.

Maggiori informazioni

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La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie

La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie
La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie

Venerdi 27 Novembre 2020 ore 21:30 in live Streaming su Youtube

In questo seminario parleremo di come, a partire da primi indizi e prime discussioni che risalgono a oltre un secolo fa, dopo alcuni errori e notevoli incertezze anche da parte di grandi astronomi, finalmente negli anni ’80 siamo arrivati ad avere prova decisiva dell’esistenza di aloni di materia oscura nelle galassie.

Relatore:
Giuseppe Bertin – Università degli Studi di Milano

Moderatore:
Lorenzo Betti – Università degli studi di Firenze – Osservatorio Polifunzionale del Chianti

Modalità di connessione al Live Streaming:

La conferenza si terrà in modalità live streaming sul canale Youtube dell’Osservatorio.
Queste le modalità per connettersi ed intervenire:

1. Iscriversi al canale Youtube dell’OPC:
https://www.youtube.com/channel/UCgNBv0iUeHA1WtA7KDykz8w?view_as=subscriber

2. Connettersi al link dell’evento a partire dalle 21:30 del 27 Novembre:La scoperta degli aloni di materia oscura nelle galassie

3. Il pubblico potrà intervenire alla conferenza facendo domande al relatore nella chat al lato del video.

Descrizione completa:

Si ritiene comunemente che una gran parte della materia dell’universo sia sotto forma di materia oscura. La materia oscura in effetti pervade tutta l’astrofisica moderna, particolarmente il nostro quadro cosmologico. Purtroppo, mentre esiste convincente evidenza della sua esistenza, non abbiamo ancora identificato cosa costituisca la materia oscura, cioè non sappiamo ancora di cosa sia fatta. In questo seminario descriverò come, a partire da primi indizi e prime discussioni che risalgono a oltre un secolo fa, dopo alcuni errori e notevoli incertezze anche da parte di grandi astronomi, finalmente negli anni ’80 siamo arrivati ad avere prova decisiva dell’esistenza di aloni di materia oscura nelle galassie, nell’ambito delle leggi della gravità comunemente accettate. Fino a quando la materia oscura non sarà identificata, sarà però giustificato speculare, seguendo una strada non ortodossa, e cercare di spiegare i fenomeni osservati non chiamando in causa la materia oscura, ma modificando le leggi della gravità; alcuni tentativi non ortodossi rimangono attualmente non del tutto esclusi, pur essendo scoraggiati dai fatti e dal quadro astrofisico generale sviluppato. In ogni caso, il seminario si propone di evidenziare come gli aloni di materia oscura vadano visti non come un trionfo dell’astrofisica moderna, ma piuttosto come un interessante problema aperto.

L’ASTRONOMIA NELL’ARTE (NEGLI ULTIMI 1000 ANNI)

Venerdì 17 maggio 2019 dalle ore 21:30 alle 23:30

Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA

L’arte ha spesso rivolto il suo interesse verso soggetti tratti
dall’osservazione del cielo. In questa conferenza vedremo gli
aspetti scientifici di diversi fenomeni astronomici, confrontandoli con le rappresentazioni che pittori, scrittori e musicisti hanno usato per la loro descrizione, e parallelamente cercheremo di capire come l’osservazione del cielo e la sua comprensione abbiano influenzato le rappresentazioni artistiche nel corso dei secoli.

INGRESSO LIBERO

Con EMILIANO RICCI, SOCIETÀ ASTRONOMICA FIORENTINA – SOCIO FONDATORE

COME ARRIVARE

All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Cartina Google Maps https://www.google.it/maps/place/43°31’23.2%22N+11°14’41.4%22E/@43.523099,11.2426473,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d43.523099!4d11.244836

Dove siamo e contatti
http://www.osservatoriochianti.it/contatti/

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2417876281831787/

Siamo tutti un po’ lunatici

 

Giovedi 11 Aprile 2019 dalle ore 21:30,  “Siamo tutti un po’ lunatici” (La conquista della Luna fra storia e tecnologia) con Giampaolo Preti Osservatorio Astrofisico da Arcetri

Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA

INGRESSO LIBERO

Vogliamo ripercorrere insieme la storia della conquista della Luna, gustando alcuni filmati d’epoca che ci permetteranno di farci sentire per qualche istante degli esploratori spaziali, vivendo le ansie e le emozioni di quei momenti. Alcune frasi sono diventate storiche: non era solo Armstrong che stava facendo un passo storico, era l’uomo, eravamo tutti noi, alla scoperta del nuovo e dell’incognito. Ciò che oggi sembra facile negli anni ’60 era la frontiera dell’estremo, sia per l’uomo che per le tecnologie applicate.

Cercheremo di approfondire le difficoltà affrontate dai progettisti dei programmi spaziali e le relative soluzioni escogitate per comprendere come sono state generate quelle innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto sui successivi programmi spaziali ed anche nel nostro quotidiano; migliaia di brevetti, prodotti ad alta tecnologia sviluppati in tempi ridotti.

Come è stato detto, “nel carrello della spesa c’è sempre un po’ di spazio”, nel senso che l’evoluzione tecnologica sviluppata a partire dal programma Apollo e quindi per i successivi programmi spaziali ha migliorato sensibilmente la nostra vita, al punto da diventarne un elemento basilare. Accenneremo sia ai prodotti che ai programmi spaziali che ci aiutano ogni giorno.

Dopo il programma Apollo ci soffermeremo sulla storia più recente dell’esplorazione lunare, fino ai giorni nostri. La notte dello sbarco sulla Luna la diretta televisiva fu seguita da 600 milioni di persone; dopo il primo sbarco la Luna ha perso il suo interesse mediatico, al punto che due ulteriori missioni Apollo (la 18ma e la 19ma) non furono effettuate anche se molti elementi erano già stati costruiti. Oggi poche persone conoscono le attività in corso ed i programmi futuri.

Nuovi attori sono apparsi: India, Cina e recentemente Israele hanno lanciato missioni spaziali verso la Luna. Analizziamo brevemente le motivazioni che hanno spinto tutte queste nazioni a lanciarsi nei programmi di esplorazione planetaria.

Ma la Luna è il nostro satellite ed è il corpo celeste a noi più vicino: è quindi naturale che l’esplorazione umana dello spazio preveda un avamposto sulla Luna. Le idee ci sono, ma le difficoltà non mancano: scopriamo quali sono i motivi del ritardo per la nuova esplorazione lunare.

Buona Luna a tutti!

 

Giampaolo Preti: 

Giampaolo Preti è laureato in Fisica ed ha un PhD in Ottica; attualmente è libero professionista e collabora con Università di Firenze ed ANLA Onlus.

Ha lavorato come dipendente di Finmeccanica – Leonardo per oltre trent’anni. Inizialmente ha svolto attività di progettazione elettronica e micro-onde per strumentazione biomedicale e per sistemi automobilistici. Dal 1991 al 2016 si è occupato di attività spaziali nella Divisione Sistemi Avionici e Spazio, Linea di Business Spazio dove ha ricoperto vari ruoli come responsabile di sistemisti, program manager, Chief Technology Officer e Responsabile del Business Istituzionale (Marketing & Sales), partecipando a numerose missioni di esplorazione planetaria.

Esperienza professionale di Giampaolo Preti

Detiene tre brevetti: per apparati radar anticollisione (radar a breve distanza), per sensori radar in ausilio al parcheggio dei veicoli e per un sistema di monitoraggio dell’inquinamento ambientale nel sottosuolo.
E’ autore di oltre 75 pubblicazioni e autore o co-autore di oltre 500 documenti aziendali.

Posizioni professionali occupate:

•Collaboratore senior Università di Firenze, Dip.to Fisica: da Febbraio 2019
•Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (ANLA) Onlus: membro del direttivo sede Regione Toscana dal 2018
•Seniores Leonardo: membro del Comitato di Presidenza dal 2014
•SIOF: membro del Comitato di Presidenza dal 2013 al 2016
•SPIN-IT: Rapporteur dell’attività di Exploration DA7 dal 2012 al 2016
•FOTONICA 2012: membro del Comitato Esecutivo
•Eurospace: co-Chair del Technology Policy Working Group (2011-2016), membro dei Working Group R&D, Security & Defence, GMES and Exploration dal 2008 al 2016
•OPTRO 2005: membro del Comitato Scientifico e Chairman di due sessioni
•6FP Application Area 3 (MNT): valutatore di proposte (2 volte)

COME ARRIVARE

All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Cartina Google Maps https://www.google.it/maps/place/43°31’23.2%22N+11°14’41.4%22E/@43.523099,11.2426473,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d43.523099!4d11.244836

Dove siamo e contatti
http://www.osservatoriochianti.it/contatti/

https://www.facebook.com/events/381221619370037

 

Scienziate da Nobel

Scienziate da Nobel

 

 

Venerdi 8 Marzo 2019 dalle ore 21:30,  “Scienziate da Nobel” con Elena Amato e Edvige Corbelli INAF Osservatorio Astrofisico da Arcetri

Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA

Scienziate da Nobel

Abstract:
In questa serata verra’ presentato il contributo di alcune figure 
femminili nella storia della scienza,
contributo spesso rimasto nascosto e non riconosciuto.

Vi aspettiamo !

INGRESSO LIBERO

 

Approfondimento: 

Nella storia dell’astronomia le figure femminili sono spesso associate
a ruoli che forse oggi reputiamo “secondari”: si occupano di assistere
gli astronomi ai telescopi, di calcolare, di scrutare lastre fotografiche,
accontentandosi di bassi salari. Nonostante tutto l’universo ha rivelato
loro importanti segreti quali la sua grandezza, la diversita’ fra i
colori di stelle
lontane e l’esistenza della materia oscura che conosceremo piu’ da vicino.
Oltre ai numerosi contributi nascosti delle donne allo sviluppo delle
scienze,
esistono casi di scienziate al cui lavoro si e’ deliberatamente negato
il riconoscimento
che avrebbe meritato. Alcuni dati fanno riflettere. A partire
dall’istituzione del premio
Nobel nel 1901, sono stati assegnati in tutto 590 premi per un totale di
935 individui
premiati. Solo 52 dei vincitori sono donne: il 5,5% del totale. Se
consideriamo solo i
premi per la Fisica, su 210 premiati solo 3 sono donne: l’1,4%. Le donne
hanno particolari
difficolta’ a raggiungere l’eccellenza in questa disciplina, oppure la
spiegazione e’ un’altra?

COME ARRIVARE

All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Cartina Google Maps https://www.google.it/maps/place/43°31’23.2%22N+11°14’41.4%22E/@43.523099,11.2426473,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d43.523099!4d11.244836

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C’è molto Spazio nel carrello della spesa

C’è Spazio nel quotidiano

 

 

Venerdi 18 gennaio 2018 dalle ore 21:30, 4° incontro: “C’è molto Spazio nel carrello della spesa” con Giampaolo Preti (Università di Firenze)

Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA

Anche se non siamo astronauti il nostro quotidiano è fortemente dipendente dallo “spazio”, dai suoi programmi e dalle tecnologie che, sviluppate per applicazioni spaziali, sono diventate di uso comune, spesso divenendo indispensabili.

Magari non lo sappiamo, ma anche sulla nostra tavola ci sono cibi elaborati in primo luogo per uso spaziale: alcuni esempi? Il chewingum senza zucchero, i cibi liofilizzati, i sistemi per la depurazione dell’acqua.

Tramite questa conferenza scopriremo le ricadute che ha avuto la ricerca spaziale nella nostra vita di tutti i giorni, e capire anche perché è cosi importante investire in questo tipo di attività !

Vi aspettiamo !

INGRESSO LIBERO

 

APPROFONDIMENTO

Ma come è accaduto tutto questo? Il primo, fortissimo impulso allo sviluppo delle tecnologie spaziali è stato dato dal programma Apollo. Un programma ambizioso, per il quale la NASA ha potuto usufruire di notevoli fondi con l’obiettivo di far vincere la sfida dell’uomo sulla Luna agli Stati Uniti. Raggiunto il risultato, terminato il programma Apollo negli anni 70’, le attività spaziali sono state orientate verso obiettivi più legati alle necessità del genere umano, al miglioramento delle condizioni di vita e, non ultimo, ad un aumento della conoscenza scientifica.

Un esempio concreto dei risultati del programma Apollo sono i centosessantamila brevetti in oltre trentamila oggetti scaturiti dal programma. Secondo gli analisti della Nasa, ogni dollaro investito nella corsa verso la Luna ne ha generati almeno tre in ricadute economiche negli anni successivi.

Possiamo quindi affermare che lo spazio rappresenta un settore fondamentale con importanti ricadute nello sviluppo delle economie e nella crescita delle nazioni. Tenuto conto di quanto affermato in precedenza, risulta facile rispondere alla domanda:
“Lo spazio richiede investimenti importanti: ma questo sforzo è necessario? Quale ritorno culturale e pratico si ottiene dalle risorse investite?”

Lo scopo ultimo delle attività spaziali è certamente quello di migliorare la nostra vita quotidiana.

È tuttavia opportuno illustrare ampiamente sia i nuovi programmi spaziali che le tecnologie sviluppate per essi al fine di permettere il migliore e completo uso delle opportunità offerte. Questo compito informativo dovrà essere svolto da tutte le persone depositarie di questa conoscenza, scienziati e addetti alle attività spaziali.

 

COME ARRIVARE

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ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari

Ariel telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari

2° incontro: ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” con Emanuele Pace (Università di Firenze)

Venerdì 9 Novembre 2018 h. 21,30
INGRESSO LIBERO

La missione spaziale ARIEL è stata selezionata dall’ESA con lo scopo di studiare per la prima volta le atmosfere di mondi lontani, di pianeti che orbitano intorno ad altre stelle. Grazie alla sua grandissima sensibilità saremo in grado di definire la composizione chimica delle atmosfere per capire come è fatto il pianeta e quali elementi importanti lo compongono.

Facile immaginare che queste informazioni potranno indicare attività geologiche, condizioni climatiche particolari e magari anche assenti nel Sistema Solare. La sfida più grande naturalmente sarà identificare gas in traccia riconducibili ad attività biologica, ad eventuale presenza di forme di vita, almeno per come la conosciamo.

Una grande sfida quindi che tenterà di dare una risposta ad alcuni dei grandi quesiti che l’umanità si pone guardando il cosmo.

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

  • 26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
  • 9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
  • 14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
  • 18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
  • 15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
  • 8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
  • 5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)

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Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza

1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza”
con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)

1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)


Venerdì 26 Ottobre 2018 h. 21,30

INGRESSO LIBERO

Riparte il nuovo ciclo di conferenze “Le Frontiere dell’Astrofisica”: venerdì 26 Ottobre alle ore 21,30 si parlerà di “cosmologia osservativa” insieme al Prof. Guido Risaliti dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

La cosmologia, cioè lo studio dell’origine e dell’evoluzione dell’Universo, è diventata una scienza “osservativa”: utilizzando i moderni telescopi è possibile ottenere informazioni sull’Universo primordiale, sulla sua evoluzione, sulla quantità totale di materia ed energia di cui è composto. I principali “osservabili” che permettono di derivare queste proprietà sono la radiazione cosmica di fondo, le supernovae, la distribuzione delle galassie.

Questi studi hanno portato alla formulazione di un “modello standard” di Universo, che contiene vari elementi al di fuori della fisica tradizionale: materia oscura, energia oscura, inflazione. Il passaggio dalle osservazioni all’interpretazione fisica è però arduo, in quanto i criteri del metodo scientifico tradizionale non sono pienamente rispettati. Possiamo quindi definire l’attuale approccio alla comprensione dell’evoluzione dell’Universo propriamente “scientifico”?

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

  • 26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
  • 9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
  • 14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
  • 18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
  • 15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
  • 8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
  • 5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)

COME ARRIVARE

All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.

Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze

Cartina Google Maps https://www.google.it/maps/place/43°31’23.2%22N+11°14’41.4%22E/@43.523099,11.2426473,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x0:0x0!8m2!3d43.523099!4d11.244836

Dove siamo e contatti
http://www.osservatoriochianti.it/contatti/

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Usa la forza, loop!

 

Un bel seminario sulle ottiche adattive all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti venerdì 17 novembre ore 21:30. Gli astronomi di Arcetri racconteranno come le nuove frontiere delle tecnologie ottiche permettano di guardare il cielo come mai prima d’ora! Venite a scoprire come le spade laser ci mostrino il nuovo volto dell’Universo.

Evento:    http://www.osservatoriochianti.it/event/usa-la-forza-loop/

 

Frontiere dell’Astrofisica: si riparte

 

Riprendono all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti le conferenze mensili di astronomia che tanto hanno appassionato lo scorso anno.

Esplorare il cosmo alla ricerca dell’intima natura di stelle e pianeti, di galassie e oggetti esotici fino all’origine dei tempi e della vita. L’indagine in astrofisica hanno condotto il sapere su frontiere che offrono un nuovo sguardo su quanto già pensavamo di conoscere e oltre il noto, scoperte che stanno modificando il nostro modo di concepire non soltanto l’universo e quanto esso contiene, ma anche la nostra stessa origine e la nostra posizione in questa immensità.

L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti vuole offrire una panoramica su queste frontiere e sulle ricerche d’avanguardia che oggi si stanno conducendo nel campo dell’esplorazione del cosmo, attraverso la voce dei protagonisti, ricercatori impegnati in prima persona in vari settori di punta dell’astrofisica.

Una serie di conferenze divulgative a ingresso libero consentiranno a tutti i curiosi di seguire il viaggio nella conoscenza del cosmo e delle sue meraviglie, guidati dai protagonisti di questa incredibile avventura umana.

Si riprende il 13 ottobre alle 21:00 con il Prof. Marco Romoli dell’Università di Firenze con una conferenza dal titolo: Probe e Orbiter: in volo verso il Sole.

Impossibile mancare!

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