

Mese autunnale e mese piovoso per antonomasia novembre mantiene fede al suo ruolo risultando uno dei mesi di novembre più piovosi di sempre nella nostra zona, di sicuro il più piovoso degli ultimi 50 anni in diverse località chiantigiane.
Dal punto di vista termico invece il mese, con uno scarto di +0,5°c. rispetto alla media climatica di riferimento, risulta quindi nel suo complesso un po’ più caldo del normale in collina (l’anomalia termica positiva è invece più accentuata a valle), a causa soprattutto della terza decade del mese abbondantemente sopra i valori normali di quasi +3°c.; le due decadi precedenti erano risultate invece più o meno in linea con i valori attesi per le temperature MIN, addirittura leggermente sotto per le temperature MAX. La pressoché totale assenza del fenomeno di inversione termica che garantisce notti ben più fredde a valle, in presenza di condizioni di stabilità atmosferica, e i reiterati afflussi perturbati prevalentemente a carattere sciroccale hanno determinato, come detto, uno scarto positivo ancora maggiore, rispetto alle medie climatiche di riferimento, per le quote più basse e in pianura in genere. Il giorno più caldo è stato ovunque il giorno 3, quello più freddo è stato il 9 in collina e il 10 a fondovalle.
Per quanto riguarda le piogge, abbiamo già detto che si è trattato di un mese record. I ben 20 giorni di pioggia (solo l’ottobre ’92 fu capace di tanto!!) registrati mediamente sul nostro territorio in questo mese, a fronte dei 10 normalmente attesi, hanno fruttato un cumulato totale che, nella minore delle ipotesi rappresenta, quasi ovunque, almeno il doppio della media climatica mensile di riferimento, ma in alcune zone tale valore è stato quasi triplicato: praticamente come se ci fossero stati tre novembre in uno solo! In molte stazioni di rilevamento chiantigiane, questo novembre è stato in assoluto il più piovoso degli ultimi 50 anni, e ovunque è comunque risultato quanto meno tra i più piovosi di sempre, insieme al novembre 2000, in alcuni casi persino superiore al tristemente noto novembre ’66. Nelle nostre zone solo il mese di ottobre ‘92 ha registrato generalmente valori superiori a questo novembre, ma quando si parla di quell’ottobre, si parla del mese in assoluto più piovoso di sempre per molte zone della nostra regione.
I giorni più piovosi sono stati il 5 e il 17 a seconda delle zone. Gli accumuli maggiori si sono registrati nelle stazioni a ridosso o sulle pendici dei Monti del Chianti, e in generale nella parte centro meridionale del Chianti stesso; accumuli minori invece nelle stazioni più a nord e in generale nel Chianti fiorentino. Per il dettaglio degli accumuli record di questo mese, rimando comunque alla tabella allegata. Tutta questa pioggia non poteva ovviamente non lasciare traccia, sotto forma di allagamenti, smottamenti, strade interrotte, e straripamenti di torrenti e corsi d’acqua minori. Il giorno più critico è stato in questo senso il giorno 17 quando si sono registrate importanti piene sia dell’Elsa, esondata pesantemente nelle campagne tra Poggibonsi e Certaldo, sia dell’Arno, che a Empoli ha raggiunto un livello di soli pochi cm inferiore rispetto alla piena del 31 ottobre ’92, la più importante dopo quella disastrosa del ’66.
Mese di ottobre molto mite, con solo la prima decade in linea con i valori attesi. Seconda e terza decade invece con scarti positivi crescenti rispetto alle medie di riferimento, fino addirittura ai quasi 4 gradi sopra media dell’ultima decade del mese. Ottobre nel suo complesso chiude ben 2°c. sopra la media trentennale di riferimento, con uguale contributo sia delle temperature MAX che delle MIN. In collina è risultato essere il secondo ottobre più caldo degli ultimi trent’anni: più mite solo il 2001. Il giorno più caldo è stato il 22 quando si sono toccate temperature MAX in molti casi da record per la terza decade di ottobre: oltre i +27°C. sono andate Barberino, Greve, Gaiole, Sambuca, Castelnuovo Berardenga, ma temperature oltre i +25°c. si sono registrate anche in alta collina, oltre i 500mt di altezza (Castellina, Lamole). Il giorno più freddo è stato invece il giorno 3, proprio ad inizio mese quindi, ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta mitezza di questo ottobre.
Per quanto riguarda le piogge il cumulato mensile raccolto rappresenta mediamente circa l’80% del valore climatico di riferimento per queste zone. I giorni di pioggia sono stati in tutto 7, a fronte degli 8 normalmente attesi. Solo due le stazioni chiantigiane che hanno registrato un accumulo mensile a tre cifre, ovvero Radda e Gaiole in Chianti, entrambe di pochi mm oltre la soglia dei 100mm. Nel complesso ha piovuto un po’ di più nel Chianti senese rispetto a quello fiorentino, ed i giorni più piovosi sono stati, a seconda delle zone, il 15, il 24 o il 31. Accumulo MAX giornaliero registrato a Gaiole in Chianti il giorno 15 con 44mm.
Primo mese autunnale decisamente poco autunnale e piuttosto invece un proseguimento della stagione estiva come del resto è spesso accaduto negli ultimi anni.
Temperature sopra norma in tutte e tre le decadi, ma particolarmente calda è risultata quella centrale dove gli scarti rispetto ai valori climatici di riferimento sono stati di oltre 3°c. per le temperature MAX e di oltre 2°c. per le MIN. Il mese nel complesso ha chiuso con medie superiori ai valori climatici attesi di circa +1,5°c. sia nei valori MAX che in quelli MIN. Con una temperatura media mensile di +21°c. registrata alla stazione CFR di Barberino val d’Elsa, questo settembre, in collina, si colloca al quarto posto tra i settembre più caldi degli ultimi 30 anni. Il giorno mediamente più caldo è stato ovunque il giorno 1, quello più freddo è stato il 22 (giorno piovoso) per le zone collinari, mentre è risultato essere il 21 per il fondovalle, grazie soprattutto alle basse temperature MIN della mattina registrate quel giorno soprattutto al piano.
Per quanto riguarda le piogge anche questo mese si sono fatte desiderare. A dire il vero gli episodi non sono mancati e i 5/6 giorni di pioggia mensili, registrati a seconda delle zone, sono in linea con le 6 giornate piovose normalmente attese per questo mese. Ciò non di meno i quantitativi sono stati quasi sempre assai modesti, nell’ordine dei pochi mm ad episodio, e solamente nelle giornate del 22 e 23 si sono registrati diffusamente accumuli a doppia cifra. Il mese in buona sostanza chiude quindi con un deficit medio del 35-40% per le nostre zone e finisce per essere l’ottavo mese di settembre più secco degli ultimi 30 anni.